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Elezioni a Palermo 2012: i numeri dei consiglieri

Lo sbarramento non manda in Consiglio il candidato più votato, il grillino Nuti. Tra i partiti maggiori, Pd e Pdl, molte le vittime eccellenti

  • 9 maggio 2012

Chi sale e chi scende da Palazzo delle Aquile. Quando lo scrutinio è fermo a 598 sezioni su 600, almeno per quello che riguarda le preferenze di lista, un dato emerge su tutti: i “big” dei partiti sono in caduta libera. Nel 2007 il più votato si attestava sulle 4 mila preferenze adesso Riccardo Nuti è il candidato con più preferenze. Il candidato grillino ha incassato oltre tremila consensi ma la sua lista non supera il 5%.

L’Italia dei valori, primo partito, in caso di vittoria porterà al Consiglio 30 candidati. Anche in caso di sconfitta sarebbe certa l'elezione degli uscenti Salvatore Orlando, il più votato, Aurelio Scavone, Nadia Spallitta e Alberto Mangano, oltre ai nuovi Francesco Bertolino e Paolo Caracausi.

Nel Pd la sorpresa Teresa Piccione, con 1895 preferenze, si posiziona al primo posto, con Rosario Filoramo, consigliere uscente, al secondo posto con 1511, mentre l’altra sorpresa fra i democratici, Carlo Di Pisa è al terzo posto con 1491 preferenze. Nella peggiore delle ipotesi i democratici eleggeranno tre consiglieri. Senza apparentamento tecnico resterebbero fuori: Ninni Terminelli, Maurizio Pellegrino e Vincenzo Tanania. Analogo discorso per “Ora Palermo”, che eleggerà comunque l'uscente Antonella Monastra mentre al secondo posto si piazza Fabrizio Ferrara con l'uscente Cesare Mattaliano al terzo posto.

Il partito di Cammarata che nel 2007 aveva 14 consiglieri porterà in Consiglio i due uscenti Giulio Tantillo e Giuseppe Milazzo. Terzo posto invece al fotofinish fra Giuseppe Melia, Alessandro Anello e Sebastiano Drago. Gli esclusi eccellenti in casa azzurra sono Stefano Santoro e Raul Russo, entrambi ex assessori. Grande Sud eleggerà due consiglieri: si tratta dell'uscente Edy Tamajo e del figlio d'arte Andrea Mineo.

Cantiere popolare invece elegge solo gli uscenti Felice Bruscia e Roberto Clemente. L’Mpa avrà certamente 3 consiglieri: Giovanni Geloso e Angelo Figuccia, mentre per il terzo posto sono in corsa Sonia Ganci e Mimmo Russo. Nella nuova Udc di Casini e D'Alia tante le novità: 3 i consiglieri sicuri: Salvatore Finazzo, dirigente della Ksm, l'ex Mpa Giulio Cusumano e il maresciallo dell'aeronautica Giovanni Lo Cascio.

Tra gli esclusi eccellenti troviamo tutti i finiani, a partire dal deputato nazionale Nino Lo Presti, ma anche la fotografa Maria Letizia Battaglia di Sel e il deputato Riccardo Savona di Mps, gli uscenti Gerlando Inzerillo, Manfredi Agnello e, ancora, volti conosciuti come Eusebio D'Alì e l'ex assessore Michele Pergolizzi, Pippo Enea, Doriana Ribaudo, nipote di Romano, e di Orazio Bottiglieri e Patrizio Lodato, Leonardo D'Arrigo, lombardiano, ma anche degli uscenti Filippo Fraccone, Stefania Munafò e Agostino Genova. Fuori dal Consiglio per l'Udc, l'ex assessore Geni Groppuso e Antonio Piraino, fratello dell'ex assessore regionale Andrea.

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