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"Franco Maresco, Io e il Jazz" tra Jolly e Goethe

Alla presenza del regista in anteprima il documentario di Franco Maresco sul clarinettista Tony Scott, già presentato al Festival di Locarno

  • 1 marzo 2011

Una passione per il jazz lunga una vita: Franco Maresco racconta il suo amore per la musica jazz e ripercorre la sua carriera in una rassegna di tre appuntamenti dal titolo "Franco Maresco, Io e il Jazz", che si svolgerà a Palermo da giovedì 3 a sabato 5 marzo, curata da Cinestudio di Mario Bellone e dal Goethe Institut Palermo. Primo incontro con il regista palermitano sarà giovedì 3 marzo alle 21 (ingresso 5 euro) al Cinema Jolly (via Domenico Costantino 54, Palermo): sarà presentato per la prima volta nel capoluogo siciliano il documentario realizzato da Maresco "Io sono Tony Scott, ovvero come l'Italia fece fuori il più grande clarinettista del Jazz".

Il film è stato realizzato in un arco di tempo di tre anni e racconta la vita del clarinettista siculo-americano Anthony Joseph Sciacca, divenuto alla fine degli anni '40 Tony Scott, il più grande clarinettista del jazz moderno. Ripercorrere la vicenda musicale e personale di Tony significa raccontare sessant'anni di jazz, di incontri umani e artistici incredibili, ma anche, nello stesso tempo, la storia americana della seconda metà del secolo scorso, con le sue battaglie per i diritti civili e umani, di cui Tony Scott fu uno dei principali e appassionati sostenitori. Al culmine del successo, Tony Scott lascia l'America e va in Oriente, dove inventa la World-music. Il suo declino inizia quando si stabilisce in Italia negli anni '60: morirà nel 2007 in un paese che non lo ha mai riconosciuto come il grande artista che era. Insieme al regista sarà presente Marco Bellone.
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Venerdì 4 marzo alle 21 al Goethe Institut (via Paolo Gili 4, Palermo) Franco Maresco, insieme a Salvatore Bonafede e Franco Scaldati, sarà in scena per l"Omaggio a Francesco Tirone" (ingresso libero): il regista, nella veste di “presentatore” introdurrà e commenterà i frammenti di Cinico Tv e di altri video della celebre coppia Ciprì-Maresco. La parte musicale sarà affidata a Salvatore Bonafede, ormai da anni acclamato pianista del jazz italiano, e che nel corso dello spettacolo improvviserà sulle immagini. La presenza sulla scena del grande attore e drammaturgo Franco Scaldati, che leggerà suoi testi, trasporterà gli spettatori in una Palermo cupa e disperata, svelandone l’anima più nera, ma anche, nello stesso tempo, la rabbia e la voglia di riscatto di chi ancora continua a resistere, malgrado tutto.

La mini-rassegna si concluderà sabato 5 marzo, sempre al Goethe Institut alle 21, con lo spettacolo "Franco Maresco, Io e il Jazz" (ingresso libero). Pochi sanno che Ciprì e Maresco hanno cominciato a lavorare insieme realizzando trasmissioni di jazz per una televisione palermitana che si chiamava TVM. Non percepivano uno stipendio vero e proprio, ma in cambio potevano disporre di attrezzature professionali per produrre i loro cortometraggi e, soprattutto, le prime strisce di Cinico tv, che di lì a poco sarebbe diventato uno dei programmi più originali e dissacranti della televisione italiana. E così Maresco ripercorre la sua carriera e il ruolo del jazz nella produzione televisiva e cinematografica di Ciprì e Maresco, e sono non pochi i documentari che i due autori palermitani hanno dedicato ad alcuni dei più grandi protagonisti di questa musica, come Louis Armstrong, Miles Davis e Duke Ellington. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.6528680.
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