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Gabriele Ferro dirige “L’olandese volante”

“L’Olandese volante” fu composto a Parigi tra il 1840 e il 1841 e fu rappresentato nel 1842 con il titolo “Il vascello fantasma”

Balarm
La redazione
  • 17 maggio 2004

“L’olandese volante”, l’opera romantica di Richard Wagner, andrà  in scena martedì 18 maggio al teatro Massimo alle 20.30, in un nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione del teatro. Sul podio, a dirigere, ci sarà il maestro Gabriele Ferro, mentre la regia è di Roberto Andò, le scene sono curate da Gianni Carluccio ed i costumi da Nanà Cecchi. I ruoli principali sono rivestiti da Hans Tschammer (Daland); Mlada Khudoley (Senta), Stephen Gould (Erik), Mette Ejsing (Mary), Gunnar Gudbjoersson (Der Steuermann Dalands – il timoniere di Daland) e Ronnie Johansen (Der Holländer – l’Olandese). «Abbiamo costruito una specie di vuoto – spiega il regista Roberto Andò – un palcoscenico in un mare, uno spazio che potrebbe essere un foglio bianco o uno schermo cinematografico, ed abbiamo immaginato che da questo vuoto sorgano delle visioni, assecondando una trasognatezza, uno stato di passaggio tra la veglia e il sonno, senza impegnarci in quella lettura dell’opera che alcune volte è stata fatta, che pure è evidente, dell’aspetto sociologico legato al mondo borghese e alla fatalità negativa che porta il denaro, ma piuttosto in quella dell’aspetto vertiginoso del gioco che propone, come riflessione sulla stessa rappresentazione, come se questo vascello fosse il simbolo di una possibile rappresentazione della realtà».

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La fonte principale del libretto è un episodio tratto dai Memoires des Herrn von Schnabelawopski (Memorie del signor di Schnabelawopski) di Heinrich Heine, ma contiene anche elementi biografici ricavati da un viaggio che nell’estate del 1839 Wagner fece per sfuggire ai creditori, quando la nave su cui era imbarcato fu costretta da una tempesta a riparare sulle coste della Norvegia, proprio come la nave di Daland nella prima scena dell’opera. “L’Olandese volante” fu composto a Parigi tra il 1840 e il 1841 e fu rappresentato nel 1842 con il titolo “Il vascello fantasma” e proprio con questo titolo fu conosciuto in Francia e in Italia. L’opera racconta di una maledizione che costringe l’Olandese volante a vagare per i mari e solo l’amore di una donna può rendergli la pace. Questo nuovo allestimento dell’opera vuole esaltare la dimensione onirica della vicenda, con un impianto scenico di estrema semplicità, ma carico di suggestioni, accompagnato dalla proiezione di un video, curato da Luca Scarzella, alle spalle di un sottile velo di tulle. L’opera, proposta in lingua originale, con sopratitoli in italiano, sarà in scena anche il 20 maggio (ore 18,30), il 23 (ore 17,30), il 25 (ore 18,30), il 27 (ore 20,30) ed il 30 maggio (ore 17,30). Informazioni al numero verde 800655858 – prezzi dai 12 ai 97 euro – Carta Giovani sconto 50%.

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