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Gli striscioni di Muovi Palermo sui cavalcavia della città

Balarm
La redazione
  • 14 luglio 2010

Richieste di aiuto alla Santuzza, richiami ad alzare la testa diretti ai palermitani, inviti a non lamentarsi e ad agire. Questo racchiudono le frasi scritte da Muovi Palermo sugli striscioni appesi sui cavalcavia della città (lungo viale Regione Siciliana, ponte di via Giafar, via Crispi) che la mattina del 14 luglio hanno accolto i palermitani in arrivo e in uscita dalla città. L’associazione-movimento Muovi Palermo ha deciso di non rimanere a guardare nel giorno della vigilia di santa Rosalia e di dare un segnale alla città, che sia da stimolo pur nel rispetto di questa giornata di festa così importante per i cittadini.

«Sappiamo - dicono dall’associazione - che questa è la festa dei palermitani tutti, ma non si può far finta di non vedere quello che accade. Non possiamo far finta, e soprattutto farlo in questa giornata di celebrazione della nostra patrone a protettrice, che vada tutto bene. Perché non va bene che i fondi per questa festa siano stati prelevati dal fondo di riserva del Comune di Palermo, che come risaputo serve per le emergenze, mentre Palermo vive un’emergenza grave e continua in ogni settore. Quei soldi non dovevano essere toccati. La Santuzza di certo avrebbe capito».

Ma gli striscioni non sono l’unica forma di “protesta pacifica e silenziosa” che oggi Muovi Palermo ha deciso di portare avanti. In corso Vittorio Emanuele sono state affisse copie della “Littra della Santuzza ai Palermitani” scritta in dialetto, dall’attore Salvo Piparo per Muovi Palermo, segno anche questo del voler fare insieme, della collaborazione e della sinergia che si è creata tra Muovi Palermo e le altre realtà cittadine. La Littra sarà poi distribuita durante la processione, da “Santuzze” vestite con sacchi neri della spazzatura, simbolo del degrado di Palermo. Infine nel tardo pomeriggio uno striscione di 30 metri capeggerà sui balconi di corso Vittorio Emanuele.

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