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I “Beati Paoli” rivivono al Montevergini

  • 30 aprile 2007

Affascinanti amori che si mischiano a passionali tradimenti tra sorprese, sanguinari eccidi, spietate vendette e duelli senza fine. Ingredienti, questi, che da sempre affascinano l’immaginario collettivo, regalando intense emozioni. Quasi un secolo fa, sulle pagine del quotidiano “Il Giornale di Sicilia”, prendeva forma un romanzo che condiva questi stessi ingredienti con la grazia e la maestria che solo i grandi scrittori riescono ad apportare. L’opera era “I Beati Paoli” e il genio creativo che la partorì era quello di Luigi Natoli, il quale stregato dal fascino della Sicilia decise di ambientare proprio nella terra del sole quello che oggi è considerato dai critici come il suo capolavoro. Un capolavoro che, per la prima volta, rivive a teatro, proprio nel capoluogo della terra amata da Natoli, Palermo, all’interno dell’elegante e raffinato complesso del Nuovo Teatro Montevergini. Il debutto è avvenuto venerdì 27 aprile alle ore 21.15 e dopo le repliche di sabato 28 e domenica 29 si riprende il 2 maggio fino al 13 con esclusione del 7 e dell’8. L’opera è stata riadattata dal giornalista Gaetano Savatteri e dal regista Giuseppe Di pasquale il quale spiega a proposito di quest’edizione come l’aspetto stimolante e coinvolgente poggia su due elementi: « Da un lato - dice – vi è l'opportunità di poter recitare la storia di Natoli nei luoghi stessi de “I Beati Paoli”. A Montevergini, infatti, vengono educate sia Gabriella che Violante. Dall’altro – prosegue il regista – vi è, invece, la possibilità di usare lo spazio scenico in modo non canonico, ovvero, occupando la navata centrale della chiesa per tutta la sua lunghezza.»

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Ambientato nella Sicilia del '700, "I Beati Paoli" racconta le vicende del protagonista Blasco di Castiglione. Un giovane di bell’aspetto e dal carattere impulsivo che a causa della sua audacia e del suo essere burlone ed istintivo, si ritroverà a dover affrontare una realtà diversa da quella che immagina. Intorno alla sua figura, infatti, si muovono personaggi spesso ambigui e scellerati sui quali Natoli ha costruito la trama del romanzo popolare tingendo le pagine di intrighi, duelli e tradimenti. Tra i personaggi principali spiccano lo sbirro Matteo Lo Vecchio e Don Raimondo della Motta, uomini ricchi di fascino ed il misterioso Coriolano della Floresta. Tra le donne, invece, vi è l'ammaliante e coraggiosa Donna Gabriella e la giovane ed innocente Violante. Due donne dal fascino diverso, più intrigante, infatti la prima e più innocente la seconda, ma che faranno entrambe innamorare l’eroe, trascinandolo in storie sentimentali complicate e difficili. Il riadattamento prende il via dal momento in cui, in seguito alla morte in guerra di Emanuele Albamonte, duca della Motta, il fratello Don Raimondo cerca di impossessarsi del titolo eliminando ogni possibile erede. Una ferocia crudele che si abbatte persino sul figlio appena nato del duca Emanuele che riesce, però, a salvarsi grazie ai Beati Paoli i quali, dopo aver scoperto la vera identità del bambino, decidono di intervenire per restituirgli il titolo che gli spetta di diritto. Contemporaneamente, il giovane guascone Blasco di Castiglione fa il suo ingresso in città e si ritrova al servizio di Don Raimondo.

E’ in questo contesto che incontra e conosce la moglie di Don Raimondo, Donna Gabriella e tra i due nasce una complicata e difficile storia d’amore. Ad interpretare e a dare voce ai due protagonisti, sono Ruben Rigillo nel ruolo dell’eroe Blasco di Castiglione e Barbara Tabita nel ruolo di Donna Gabriella. Gli altri interpreti che recitano in ruoli doppi sono Rinaldo Clementi nella veste di Don Raimondo della Motta e Don Girolamo Ammirata, Virginia Alba in quelli di Peppa la Sarda ed una Popolana, Silvia Li Vigni è Donna Aloisa e l’ingenua Violante Albamonte, Paride Cicirello dà la sua voce ed il suo volto ad Emanuele Albamonte e Principe di Iraci, Laura Geraci a Francesca Ammirata e alla Madre Badessa mentre Paolo La Bruna recita nei panni di Matteo Lo Vecchio e Coriolano della Floresta ed infine Leonardo Campanella in quelli di Andrea Lo Bianco ed una Guardia. I costumi sono opera di Angela Gallaro e le scene sono accompagnate dalle melodie create da Massimiliano Pace. Lo spettacolo è prodotto dal Comune di Palermo Ufficio Grande Eventi, dal Teatro Regina Margherita di Racalmuto in collaborazione con il Teatro degli Alchimisti e con l’Associazione Palermo Teatro Festival di Alfio Scuderi. Costo del biglietto 10 euro, prevendita presso il Box Office Ricordi di Palermo in via Cavour, 133.

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