LIBRI

HomeNewsCulturaLibri

“I Santi non perdonano”, Matteo Zito in libreria

"Una giustizia si presenta diversa dalle altre": Matteo Zito presenta “I Santi non perdonano", il suo primo romanzo, presso la libreria Kalòs

  • 12 dicembre 2009

Circa un anno fa un giovane scrittore di appena 22 anni, firmava il suo primo libro, “Gli occhi della strada”, una raccolta di “poesie in rima”, accomunate da un profondo senso della realtà, talvolta amaro e disincantato. Oggi, Matteo Zito torna in libreria: di anni ne ha 23, e stavolta ha realizzato un vero e proprio romanzo, “I Santi non perdonano”, edito da Eugenio Maria Falcone. Domenica 13 dicembre alle ore 17.30 presso la libreria Kalòs (via XX settembre n.56/B), sarà possibile intervenire alla presentazione, durante la quale Antonino Lelio leggerà brani tratti dal libro. Oltre naturalmente l'autore saranno presenti Ivan D'Anna, componente del direttivo provinciale del Sindacato Italiano appartenenti alla polizia di Stato (SIAP), Benedetto Lo Piccolo, docente di Scienze della Formazione primaria e Maria Angela D'Agostaro, docente a contratto del DAMS. Ed è proprio quest’ultima, a sottolineare: «"I Santi non perdonano" è un thriller ambientato a Palermo, lo scrittore regala al lettore una storia avvincente, una scrittura limpida e descrittiva, che sa scavare nell’anima dei protagonisti. Fondamentale sottolineare che la gestualità dell’assassino è carica di un grande fervore religioso».

Adv
Dunque, un “angelo vendicatore”, che risolve il suo "dissidio con l'ombra" (come lo definisce Mariangela D'Agostaro), a modo suo. Pare una contraddizione in termini, eppure è proprio così. Stavolta la trama della provocazione ha i tempi e i modi di una piéce teatrale: l'eroe tragico si erge e combatte contro la mafia. Chi è costui? Molto più che Robin Hood: “un leone o una gazzella? una preda o un cacciatore?”. Un rosario e un coltello, per ciascuna mano, fanno sì che egli preghi ed egli uccida. Alle sopraffazioni, alle ingiustizie, ai martiri, seguono atti estremi. Avvolto nel suo saio francescano nero, con il capo coperto, quest'uomo commette omicidi in nome di una giustizia divina, perché i “Santi non perdonano”: "Proteggerò i deboli, i malati, e gli affamati”, sostiene l’angelo vendicatore.

La copertina stilizzata è moderna e originale: avvolto nel suo saio nero, il personaggio misterioso non rivela il suo volto, sembra quasi un gangsta. Non solo noir, nel libro c'è spazio anche per una storia d'amore. E per la riflessione sulla vendetta, in quanto meccanismo interiore ancestrale, silente. Fino a dove può spingersi? Matteo Zito, nato nel 1986 a Palermo, musicista di cultura Hip Hop, autore di numerosi testi musicati da diversi artisti locali e non, coltiva da sempre la passione per la poesia. Il suo credere nella giustizia oggi lo conduce in giro per l'Italia, in qualità di agente di polizia in forza all'esercito. «Il fatto è - spiega Matteo Zito - che ognuno di noi può fare qualcosa. Sono anni che milito nell’esercito e anni che scrivo. Rendo pratica le mie inclinazioni, come posso: attraverso l'uniforme, attraverso le parole. Il concetto è quello, infatti: non arrendersi».


Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI