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Il 380° Festino di Santa Rosalia

La direzione artistica è firmata da Davide Rampello che ha confezionato un’opera musicale a tutti gli effetti e si è valso della collaborazione di Luca Masia

  • 13 luglio 2004

Palermo, 14 luglio: anche quest’anno è arrivato il momento di veder sfilare, accompagnato da turisti e palermitani, il carro della Santuzza. È arrivato il momento dei venditori di babbaluci, sfinciunelli e pani ‘ca meuza che percorrono in lungo e in largo il Cassaro fino al Foro Italico, dove i botti sono il segnale della buonanotte. Si alza il sipario sul Festino di Santa Rosalia, numero trecentottanta.
La direzione artistica è firmata da Davide Rampello che ha confezionato un’opera musicale a tutti gli effetti e si è valso della collaborazione di Luca Masia nella definizione dei tre personaggi che compongono il cast del festino di quest’anno: il pittore fiammingo Antoine Van Dyck, il viceré Emanuele Filiberto di Savoia ed il cardinale Giannettino Doria. Attraverso un immenso palcoscenico a cielo aperto, la drammatizzazione e la narrazione di Gigi Burruano, il centro storico della città racconterà le vicende miracolose che nel 1624, dopo una strage di 30 mila morti, portarono Santa Rosalia a sconfiggere la peste. Anche il volto della città ha subito dei cambiamenti, infatti, lo scenografo cinematografico Giantito Burchiellaro ne ha valorizzato la parte barocca attraverso giochi di luci e trasparenze.

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Con la descrizione di Palermo attraverso le parole del pittore fiammingo Van Dyck (Giorgio Lupano), alle 21 in punto, inizia lo spettacolo davanti al Palazzo Reale. Si potrà assistere all’incontro col viceré Emanuele Filiberto di Savoia (Flavio Bucci), al quale Van Dick farà un ritratto che oggi è esposto a Londra. Poi si abbatterà su di loro la peste che farà anche vittime illustri, come lo stesso viceré. Dal Palazzo Reale, poi, l’attenzione si sposterà sul secondo quadro, sul palcoscenico, davanti la Cattedrale, dove un altro personaggio sarà pronto a salire in scena: il cardinale Giannettino Doria (Mariano Rigillo), successore di Emanuele Filiberto, che troverà la città devastata dall’epidemia, fino al momento del miracolo grazie al ritrovamento sul Monte Pellegrino delle ossa di Rosalia, vissuta cinque secoli prima. Il simbolo della vittoria contro la peste sarà l’incedere, dalla Cattedrale al Foro Italico, dopo un corteo di settantaquattro figuranti in costume, del carro trionfale della Santuzza, pesante sette tonnellate e trasportato da sessanta marinai.

Ai Quattro Canti, come ogni anno, ci sarà il sindaco Cammarata che offrirà dei fiori alla Patrona della città e poi il carro continuerà il suo corso fino al mare ed all’esplosione conclusiva dei fuochi d’artificio che dureranno un’ora e mezza. Da quest’anno, poi, parte il primo “Palio di Santa Rosalia” di arti pirotecniche, curato da “La Rosa Fireworks srl”: tre scuole di fuochisti si alterneranno al Foro italico proponendo altrettanti spettacoli pirotecnici per circa 45 minuti. Al termine del Palio, si svolgerà uno spettacolo piromusicale, concerto per fuochi d’artificio su musiche barocche, della durata di mezz’ora. Infine, gran finale ancora con fuochi pirotecnici e tradizionale “masculiata”. Diamo un po’ di numeri: i protagonisti della rappresentazione si muoveranno su oltre settecento metri quadrati di scenografie e le comparse saranno più di duecento; accanto ai quattro attori protagonisti, inoltre saranno dodici i cantanti che si esibiranno dal vivo, mentre il backstage è affollato di ben cento tecnici specializzati.

Giovedì 15 luglio, in occasione del Festino di Santa Rosalia, i turisti che vorranno dedicarsi nella mattinata ad un giro tra le bellezze artistiche della città, potranno farlo perché la Galleria d’Arte Moderna, la Gipsoteca e lo spazio mostre di Palazzo Ziino rimarranno aperti dalle ore 9 alle 13. Inoltre, la sera del 15 alle 21.15 la chiesa di San Domenico ospiterà l’ultimo appuntamento del Festino: un concerto, “La Rosalia. Oratorio sacro per soli, coro e orchestra”, tratto dal poema epico di Petru Fudduni. Il concerto è realizzato dall’Accademia musicale di Palermo, sotto la direzione artistica di Girolamo Salerno. Il Libretto dello spettacolo è realizzato da don Cosimo Scordato. Le musiche sono di Antonino Fortunato e Marcello Biondolillo. I cori, Eufonia, Polinnia e Cum Iubilo. Rosalia sarà interpretata dal soprano Alice Sunseri. In scena anche Deborah Troia (contralto), Sonia Fortunato (soprano), Giuseppe Bellanca (tenore), Claudio La Cara (baritono), Gianfranco Giordano (basso), Alessandro Andreoli (baritono). L’ingresso è libero. Maggiori informazioni sul Festino, direttamente sul sito del comune di Palermo (www.comune.palermo.it).

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