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"Il Genio di Palermo": le idee per cambiare la città

Un progetto, finanziato con 750 mila euro, che porterà alla creazione di tour multietnici, applicazioni per smartphone per turisti e cooperative giovanili

  • 19 novembre 2012

Nel gran tormentone di promesse ed impegni da mantenere, concretamente, cosa vedrà a breve, di totalmente nuovo, Palermo? Una prima risposta prova a darla “Il Genio di Palermo. La bellezza salverà il mondo”, il progetto presentato a Palazzo Arcivescovile che, con un imponente intervento di sviluppo locale, ha presentato i piani per la coesione sociale e lo sviluppo economico.

Alcuni esempi? La realizzazione di un portale in cinque lingue per prenotare e acquistare biglietti on-line e applicazioni da scaricare, a partire da dicembre, su dispositivi mobili, con itinerari multimediali in continuo aggiornamento per visitare quattro siti artistici della città; la creazione di due cooperative di giovani che offriranno ai turisti la possibilità di seguire degli originali tour alla scoperta delle realtà multi etniche; sulla scia dell’integrazione culturale, sarà data la possibilità di realizzare manufatti artigianali alle tantissime giovani immigrate che custodiscono le tecniche della propria terra natia; saranno poi realizzati laboratori e sportelli polifunzionali per favorire l'integrazione sociale a soggetti disagiati.

Gli interventi avranno nel complesso una durata di 30 mesi: in ballo ci sono 750mila euro più un cofinanziamento degli enti partners. «Tutti da destinare al recupero economico e sociale dei quattro mandamenti più antichi di Palermo - spiega padre Giuseppe Bucaro, responsabile dell'ente capofila, la Parrocchia San Mamiliano - come Palazzo reale-Albergheria, Monte di Pietà-Capo, Tribunali-Kalsa, e Castellammare-La Loggia». Il programma è stato presentato alla presenza del cardinale Paolo Romeo ed è finanziato dalla fondazione Con il Sud, presieduta da Carlo Borgomeo.

L'iniziativa coinvolgerà anche 200 commercianti della prima circoscrizione che si impegneranno a rispettare principi di ecosostenibilità, legalità, equità salariale e solidarietà. Gli esercenti del circuito virtuoso saranno riconosciuti da turisti e consumatori attraverso una card del consumo etico e consapevole. Tra gli altri obiettivi del progetto c'è anche l'idea di promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza alle scelte di governo pubblico del territorio; istituire reti stabili per sostenere il commercio di vicinato e l’artigianato tradizionale ed operare azioni comuni di marketing territoriale; creare il Circuito museale e culturale integrato del Centro Storico (CMCI) come strumento territoriale di attrazione turistico/culturale.

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