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Il “Gran Tour” di Jonathan Coe

Una spolverata, dunque, sul degrado e sullo sfruttamento incondizionato che della nostra isola è stato fatto e continua a farsi

  • 19 aprile 2004

Artisti internazionali che arrivano in Sicilia in visita ai luoghi più degradati, in un’iniziativa che sollevi l’attenzione su questioni troppo spesso dimenticate. E’ questo il significato del “Gran Tour di Sicilia… in viaggio verso Librino” che, organizzato dall’Associazione Fiumara d’Arte, ha già portato nell’isola sette artisti e vede adesso arrivare dall’Inghilterra Jonathan Coe, considerato uno dei più promettenti talenti narativi inglesi. Dopo il petrolchimico di Gela, la periferia di Catania, le miniere di Enna ed altri luoghi simbolo dei disastri ambientali che si sono compiuti e continuano a compiersi nella nostra isola, l’attenzione si concentra su Palermo.

Lo scrittore, infatti, dei suoi cinque giorni di permanenza in Sicilia (dal 20 al 25 aprile 2004), tre li passerà in giro per i mercati storici palermitani della Vucciria, del Capo e di Ballarò, ed in visita all’Albergheria, al fiume Oreto e a Pizzo Sella. Molti saranno gli incontri in programma con studenti universitari e medi, con i bambini dell’associazione Acunamatata e con chiunque voglia partecipare agli appuntamenti presso la libreria Feltrinelli, ai Candelai e a Palazzo Steri. Sono previsti anche due momenti musicali: mercoledì 21, alle 21,30 al teatro Garibaldi (via Castrofilippo, Palermo), si esibiranno Gianni Gebbia e Daniele Camarda, mentre sabato 24, alle 18 a Palazzo Steri (piazza Marina, Palermo), una performance di Lelio Giannetto e Matilde Politi seguirà un reading – dibattito con Jonathan Coe. In programma ci sono anche due videoproiezioni di una selezione dei 500 spot per Librino, quartiere popolare di Catania: martedì 20 alle ore 22 presso la biblioteca “Claudio Gerbino” (via Filippo Parlatore 12, Palermo) e venerdì 23, sempre alle 22, presso la Chiesa Santa Eulalia alla Vucciria in occasione dell’apertura della Galleria di Arte Contemporanea “Francesco Pantaleone”, in via Garraffello 25. Da Palermo l’attenzione si sposterà su Catania giovedì 22, con una giornata trascorsa nel quartiere Librino, mentre per domenica 25 è prevista una visita del Parco monumentale di sculture di Fiumara.

Una spolverata, dunque, sul degrado e sullo sfruttamento incondizionato che della nostra isola è stato fatto e continua a farsi, anche se c’è da chiedersi perché invitare artisti stranieri e non coinvolgere invece personalità siciliane che sicuramente meglio conoscono la nostra realtà. C’è da chiedersi quanto un giro di uno scrittore inglese possa realmente avere una azione incisiva o quanto invece non resti soltanto un parlarsi addosso. Ma, con i tempi di grande indifferenza che corrono, forse anche soltanto una lampadina accesa su problemi ai quali sembriamo abituati e rassegnati, è meglio di niente.

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