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Il punk è di casa allo Zsa Zsa

  • 29 ottobre 2006

Da anni si ripete sempre la stessa frase: "il rock è morto", ma sarebbe meglio dire che stanno cercando di ucciderlo. E il punk? A guardare la serata live del 1° novembre allo Zsa Zsa Mon Amour di Palermo (via Francesco Angelitti 32, in piazza Campolo) si direbbe che goda proprio di ottima salute. In una sera saranno concentrati sullo stesso palco ben tre gruppi: Texas Terri Bomb! (che fa tappa a Palermo per una delle tre date italiane del suo tour europeo), i Fingerbang e Church of Confidence (ingresso 5 euro, inizio alle 22.30).

Esplosiva e provocante, Texas Terri Laird arriva direttamente da Austin (Texas). Trapiantata poi ad Hollywood, sta spopolando negli Stati Uniti e in Europa con i suoi travolgenti concerti. Le sue canzoni fanno parte delle colonne sonore di diversi film (come "Hellbent", che contiene ben tre pezzi della terribile ragazza texana) e il suo modo di esprimere l’anima punk'n'roll coinvolge il pubblico di ogni sua esibizione, grazie alla formidabile presenza sul palco caratterizzata da movenze sensuali, sessuali e carismatiche. La si potrebbe scambiare facilmente per la sorella misconosciuta di Courtney Love, molto meno famosa della vedova Cobain e per questo molto più credibile e genuina. Memorabili i suoi show con le tette al vento ed i capezzoli coperti da due strisce di nastro isolante nero.
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I Texas Terri Bomb! sono la sua band, o meglio, il laboratorio dove prendono forma di canzone le sue visioni e i suoi fantasmi. Il suo ultimo cd, "Your Lips... My Ass!" è uscito nel marzo 2004 ed è stato prodotto da Jack Douglas (che ha prodotto gente come Aerosmith, John Lennon, Cheap Trick, Alice Cooper, Patti Smith ecc.). Questo lavoro contiene parecchi ospiti illustri della scena rock'n'roll come Wayne Kramer (MC5), Marc Diamond (Dwarves/Motochrist), Dave Teague (Dickies), e Ryan Roxie (Alice Cooper). L’album è una collezione di scopate, fumate di crack, chitarre lancinanti suonate in un letto disfatto, storie raccontate con energia distruttiva che sembrano nascere dalla lotta contro un destino oppressivo. Insomma, lei è una sorta di mix tra Iggy Pop, Mick Jagger e Steven Tyler, ma al femminile.

I Fingerbang, invece, giocano in casa. Quattro ragazzi palermitani che nel 2004 si misero in testa di voler creare una band dal suono sud californiano, in pieno stile NOFX, Adhesive, Belvedere e No Use For A Name. Nel primo periodo suonavano solo cover dei NOFX e degli No Use For A Name, poi hanno cominciato a scrivere pezzi originali e sono riusciti a pubblicare il loro primo EP "Fingerbanging", distribuito gratuitamente su internet e ai concerti e contenente sei brani originali. Il loro intento dichiarato è appunto quello di fare del punk misto ad hardcore, ascoltando i pezzi di Fingerbanging viene quasi spontaneo un accostamento agli Offspring, magari un po’ più acidi.

I Church of Confidence arrivano direttamente da Berlino e condiranno la serata con altro punk-rock. Il titolo del loro ultimo cd è decisamente fuorviante ("Teaching the children the blues", no, non si tratta di blues, è punk-rock) ma il ritmo è trascinante: la chitarra propone riff aperti e fraseggi intriganti, le linee vocali sono orecchiabili e molto melodiche. L’intero album si potrebbe reggere tutto sulla title-track, "Teaching the children the blues", un ritornello e una melodia fragorose, da compilation punk dell'anno e magari del decennio. L’1 novembre gli appassionati del genere non possono prendere altri impegni, il punk è qui ed è vivo più che mai!

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