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Inaugurato il giardino in piazza Sant’Agata alla Guilla

  • 23 dicembre 2010

Un nuovo spazio verde per la città, nel Centro Storico di Palermo: è stato appena inaugurato il giardino in piazza Sant’Agata alla Guilla, un’area preziosa nel tessuto del Mandamento Monte di Pietà racchiusa tra via Sant’Agata alla Guilla, vicolo De Franco, il mercato del Capo e la Cattedrale. Grazie alla revisione del PPE (Piano Particolareggiato Esecutivo), che promuove il rilancio del centro storico, oggi questo giardino sarà uno spazio nuovamente aperto a tutti, un percorso pedonale alberato che collega il mercato del Capo con il piano di piazza Sett’Angeli, attraversando e ricucendo altri spazi aperti. I lavori sono stati diretti dal Settore Centro Storico, e il progetto è stato curato dagli architetti Giuseppe Prestigiacomo e Antonio Basile.

La presenza del Bagolaro, dell’Arancio amaro e dell’Alloro contribuiscono a riportare nel centro storico la presenza del verde ornamentale, ricostituendo l’indispensabile “rete ecologica” urbana, portatrice non solo di qualità estetica, ma anche capace di migliorare il microclima, di decementificare porzioni di suolo a vantaggio del miglioramento dell’ecosistema della città antica. La realizzazione del giardino, la sua illuminazione e la sorveglianza contribuiranno ad elevare i profili di sicurezza dell’area, garantendo una maggiore vivibilità anche nelle ore serali.

«Il nuovo giardino di Sant’Agata alla Guilla - dichiara l’assessore Maurizio Carta - insieme ad altri già realizzati ed ai successivi, anche privati, consentirà di agire sulla riqualificazione del tessuto connettivo della città antica, immaginando percorsi pedonali alberati e piazze che permettano di percorrere tutto il centro storico secondo direttrici separate dal traffico veicolare, agevolando l’accelerazione del recupero di ampi comparti in cui si è concentrata l’attività di recupero edilizio, sia pubblica che privata, ma in cui manca ancora il progetto dello spazio pubblico, oggi uno degli obiettivi maggiormente condivisi».
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