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Ivan Segreto, un siciliano in jazz

TITOLO: “Porta vagnu”<br> ANNO: 2004<br> ETICHETTA: Sony Music

  • 14 settembre 2004

La prima volta che ho ascoltato la musica di Ivan Segreto ero in macchina, era sera e stavo tornando a casa , ho avuto una specie di illuminazione: la radio che stava trasmettendo il disco è una di quelle emittenti che solitamente mandano in onda artisti internazionali, ma su una soffice e romantica base jazz le parole erano in siciliano. “Non ho capito bene”, mi sono detto, e sono rimasto a sentire il brano fino alla fine, sorpendendomi di quanto potesse essere morbido e musicale il dialetto siciliano. Però il deejay della radio non ha ripetuto titolo e autore del pezzo che avevo appena finito di ascoltare, così nei giorni successivi, dove il percorso lo consentiva, mi sono sempre sintonizzato su quella stazione radio che trasmette da poco oltre confine, aspettando che ripassasse quel brano in siciliano jazz che mi aveva colpito così tanto. Finalmente, qualche giorno dopo, ho sentito di nuovo la canzone e l’annunciatrice ha dato il titolo e l’autore del brano. Poi ha anche raccontato che Ivan Segreto da Sciacca, una cittadina termale in provincia di Agrigento, aveva musicato un brano scritto dallo zio cantastorie, pieno di sapori e colori e rumori di un passato recente, in cui i ragazzi giocavano attaccandosi di nascosto alle carrozzelle trainate dai cavalli, in cui il passaggio di una automobile era un raro evento.

Quello su cui ho riflettuto ancora di più è il fatto che, se usato dalla persona giusta, il dialetto siciliano ha una musicalità ed una dolcezza inaspettate, e con il jazz si sposa perfettamente. Il cd di esordio di Ivan Segreto contiene 9 brani, in cui lui suona il pianoforte, ed è accompagnato da una string band, con l’apporto di un ordinato batterista; anche in questo caso poca elettricità, niente suoni eccessivi o lancinanti. Sono certo che se saprà ancora fondere le tematiche solari e il giusto arrangiamento di archi, anche le prossime uscite di Ivan Segreto saranno da tenere in considerazione. Intanto, come dicevo prima, all’estero è già conosciuto ed apprezzato. Per finire, e non guasta, anche questo cd ha un prezzo d’attacco.

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