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Jamiroquai e la bacinella vendicatrice

  • 3 luglio 2006

Il resoconto del concerto dei Jamiroquai a Palermo visto dagli occhi... "passionali" di una fan.

Domenica sera, con qualche amico. "Dove si va?" "Al Velodromo stasera ci sono i Jamiroquai!". Ok, partenza allle 20, tanto il concerto inizia alle 21. Niente parcheggio per il Velodromo, ci son dei parcheggiatori abusivi che ci fanno mettere le macchine lungo la carreggiata (sulla strada!). Entriamo, incolonnati tipo bestie da marchiare (si usa tanto negli utimi anni) e finalmente siamo dentro!

Gasp! Per Jamiroquai pochissima gente. Ed il palco sembra un trespolo per qualche sagra di paese per una premiazione di gara podistica. Ridiamo aspettando l'evento. Un paio di birre per poi pentirsene, dato che ci rendiamo conto che in tutto ci sono solo due bagni. Arrivano le prime note. Si balla un po', arriva pure uno speaker di Radio Rds. Bah! Dice che dopo il concerto, come promesso, il Velodromo si trasformerà in una mega discoteca!

Speriamo che i suoni migliorino, al momento tutto rimbomba, ma si ride ugualmente e si scherza. Arriva la band sul palco, Jason Kay (il leader del gruppo) saluta e dice di esser contento di esser tornato in Sicilia. Canta, balla e salta (non come al solito, sembra un tantinello pacato). Lo seguiamo comunque, cantiamo con lui e balliamo con lo Space Cowboy! Petti nudi, acqua, birra.
Venditori di birre con bottiglie in vetro (ma non sono vietatissime da una vita ormai?) e un pubblico disciplinato, tutto sommato (e meno male!).

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A un certo punto Jason smette di cantare: pare sia arrivata dell'acqua sul palco. Riparte dopo qualche brutta occhiata. A un certo punto, però, stop! La musica si interrompe: l'amplificazione è partita! Le luci danno forfait. Jason accende una sigaretta ridacchiando, noi lo imitiamo, tanto c'e' poco da fare. Si accendono i fari del Velodromo, avremmo dovuto portare gli occhiali da sole. Una lunghissima pausa e la band riparte tra applausi e cori.

Insomma, un'organizzazione pessima, l'audio terrificante, la sorveglianza carente. Jason ha fatto una cosa simpatica che tutti noi avremmo dovuto imitare: sceso dal palco dopo il concerto, si e' fatto dare una bacinella piena d'acqua per farla pagare ai fans che lo avevano interrotto durante l'esibizione. Un bel gavettone! Ma farne uno con mille bacinelle agli organizzatori (J.G. Angel's)? Viva la musica e buon tutto!
ci.bra.

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