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Jan Karski: a Palermo una mostra per non dimenticare

Arriva a Palermo, a Palazzo Branciforte, una mostra dedicata al militare polacco Jan Karski, che per primo raccontò degli orrori dei campi di sterminio nazisti

Balarm
La redazione
  • 17 febbraio 2015

Chi era Jan Karski? Probabilmente questo nome suonerà familiare a pochi, eppure ha segnato la storia. Militare polacco, esponente del più forte gruppo di resistenza al nazismo, Karski viene celebrato e ricordato a Palermo con la serata inaugurale ad ingresso gratuito della mostra "Jan Karski - Una missione per l'umanità", giovedì 19 febbraio alle ore 17.30, in occasione del settantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, nelle Sala della Cavallerizza di Palazzo Branciforte.

Poche parole, estrema commozione: emissario dello stato clandestino polacco, Karski tentò per primo di informare il mondo su ciò che accadeva nei campi di concentramento, dello sterminio degli ebrei: presentò la sua testimonianza a vescovi, giornalisti, politici e artisti, rimanendo inascoltato.

In suo onore, la mostra, fortemente voluta dal sindaco Leoluca Orlando, dal direttore dell’Istituto Polacco di Roma Paweł Stasikowski, dal presidente della Fondazione Sicilia Giovanni Puglisi e dal console onorario di Polonia a Palermo, Davide Farina, che presenzieranno all'inaugurazione, resterà visitabile sino a domenica 15 marzo.

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La mostra ripercorrerà la vita di Karski, dalla sua nascita al trasferimento negli Stati Uniti, passando per il suo invio, durante la Seconda Guerra Mondiale, presso i rappresentanti degli Alleati e presso il presidente degli Stati Uniti per raccontare del terrore tedesco nella Polonia occupata, compreso lo Sterminio degli Ebrei.

Il messaggio umanitario di Karski ha assunto, nonostante la poca presa all'epoca, un significato enorme: il settimanale americano Newsweek ha inserito Jan Karski nel novero delle figure eccellenti del ventesimo secolo, riconoscendo la missione da lui compiuta durante la guerra come una delle pietre miliari nell’etica della civiltà.

Karski venne insignito, durante la guerra, della Croce Virtuti Militari, poi della Croce dell’Armia Krajowa, in seguito di molti dottorati honoris causa e di cittadinanze onorarie, della medaglia di Giusto tra le Nazioni, dei massimi riconoscimenti civili polacchi e statunitensi, come l’Ordine dell’Aquila Bianca, conferitogli dal presidente Lech Wałęsa nel 1995 e, postuma nel 2012, la Medaglia della Libertà, assegnata dal presidente Barack Obama.

Durante la serata inaugurale verranno presentati il libro "La mia testimonianza davanti al mondo. Storia di uno stato segreto di Jan Karski" a cura e con la traduzione di Luca Bernardini e il fumetto "Jan Karski. L’uomo che scopri l’Olocausto" di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, alla presenza degli autori.

Verranno inoltre proiettate delle interviste a Jan Karski dagli archivi della Rai Teche e United States Holocaust Memorial Museum, con la partecipazione di Luca Bernardini, professore di letteratura e cultura polacca presso l’Università degli Studi di Milano.

La mostra sarà visitabile ad ingresso libero dal 20 al 28 febbraio (martedì-domenica dalle 9.30 alle 14) e dall'1 al 5 marzo (martedì-domenica dalle 9.30 alle 19), mentre dal 6 al 15 marzo l'ingresso si pagherà 3 euro (martedì-domenica dalle 9.30 alle 19). La mostra rimarrà sempre chiusa il lunedì.

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