La “Macchina dei Sogni” dei Cuticchio all'Olivella
Pupi, marionette, burattini e guarattelle quest’anno si intrufoleranno nel mondo di celluloide e si mischieranno alle botteghe artigiane
Via Bara all’Olivella, a pochi passi dal teatro Massimo, diventerà un palcoscenico a cielo aperto, introdotto da due enormi Paladini luminosi, con la cinepresa in mano,
che accoglieranno il pubblico all’inizio della via, mentre una lunghissima pellicola luminosa si srotolerà tra le botteghe, i laboratori e il teatrino. «Un lavoro artigianale, quello dei pupari, fatto di cultura e tradizione. - spiega Mimmo Cuticchio, che della manifestazione è l’ideatore - Ho seguito per anni mio padre Giacomo, che oltre
all’Opra, portava nei paesi siciliani il primo “cinematografo: piazzava un proiettore su un tavolino, al centro della piazza del paese, e “mandava” il film su un lenzuolo steso, dinanzi alla gente seduta sulle sedie portate da casa. Memori di quei viaggi sulla Balilla carica di tutta una casa, abbiamo pensato di dedicare questa edizione della “Macchina dei sogni” al rapporto tra teatro di figura e cinema. Scoprendo che tanti film hanno parlato di marionette e pupi, e che molti spettacoli di teatro di figura occhieggiano alle immagini».
Una mostra di memorabilia – foto d’epoca, proiettori, locandine e istanze di permesso - sarà dedicata infatti a “Giacomo Cuticchio e il cinema viaggiante”, mentre tra laboratorio e teatrino dei Cuticchio prenderanno vita gli spettacoli: sette compagnie italiane di figura, che hanno in repertorio video e spettacoli legati al cinema: GekTessaro (Verona), La casa di Pulcinella e l’Istituto delle Guarattelle(Napoli), teatro Tages (Cagliari), Claudio Cinelli (Firenze), teatro laboratorio Mangiafuoco (Milano) e Valentina Vecchio (Bari) si uniranno ai Figli d’arte Cuticchio e al Giacomo Cuticchio ensemble che invece proporranno la tradizione siciliana tra episodi storici del ciclo Carolingio e un nuovo “cunto” sull’arrivo dei Mille. Spettacoli ogni pomeriggio, ma anche proiezioni di film in cui si inseriscono a vario titolo marionette e burattini, “Paisà” di Rossellini e “Che cosa sono le nuvole” di Pasolini, ma soprattutto un quasi sconosciuto contributo di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ne “Gli ultimi pupari”, episodio da “Gli zanzaroni” di Ugo La Rosa; e ancora, spettacoli e conferenze nelle scuole, e un convegno (domenica 12 dicembre) su “Quale futuro per il teatro di figura”. Per il programma completo è possibile consultare il link www.figlidartecuticchio.com
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