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La Palermo che chiude: mille imprese artigiane in crisi

I dati sono stati raccolti da Confartigianato e dalla Camera di Commercio. Nello specifico hanno chiuso 943 imprese artigiane a Palermo e 5065 su scala regionale

  • 6 marzo 2017

L'artigianato palermitano è in crisi. I dati forniti dalla Confartigianato e dalla Camera di Commercio sono desolanti: quasi 1000 imprese del capoluogo siciliano hanno chiuso i battenti nel corso del 2016. 

Non basta la rinomata qualità dei prodotti artigianali siciliani per fronteggiare una crisi che non ha mai smesso di attanagliare l'Isola. A soffrire maggiormente sono proprio le botteghe degli artisti artigiani, che non solo a Palermo ma in tutta la regione si sono trovate in massa a dover abbassare la saracinesca.

Nello specifico sono 943 le cessazioni di imprese artigiane a Palermo, e 5065 su scala regionale. 

Un'economia in recessione, tenuta però a galla dai tanti giovani che hanno ancora il coraggio di tentare: a compensare le quasi mille cessazioni nel capoluogo, le 719 nuove iscrizioni alla Camera di Commercio; dati che si traducono in un rapporto simile anche su scala regionale con 3742 nuove imprese che hanno aperto.

Nonostante l'evidente sofferenza dell'economia regionale, la Sicilia compare tra le prime regioni italiane per numero di nuove start-up, simbolo di creatività e voglia di reagire. 

A questo punto ci si chiede però se, da solo, lo spirito combattivo dei nuovi imprenditori possa bastare, quando dati così negativi possono condurre ad un facile e comprensibile sconforto. 
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