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Luca Zingaretti al teatro Politeama in "Candide"

L'attore sarà voce recitante della celebre opera in scena al Teatro Politeama: insieme a lui l’imponente coro del Teatro Grande di Poznań

  • 30 settembre 2011

Uno degli attori italiani più amati, Luca Zingaretti è ospite dell’Orchestra Sinfonica Siciliana per dar voce a “Candide”, in scena al Teatro Politeama Garibaldi sabato 1 ottobre alle ore 21.15 e domenica 2 ottobre alle 17.30. L’opera comica in due atti di Leonard Bernstein su libretto di Hugh Wheeler e liriche di Richard Wilbur, è diretta dal maestro direttore Elio Boncompagni e vede spiegarsi un cast vocale composto dal tenore Wojciech Sokolnicki, dal soprano Ewa Majcherczyk e dal baritono Piotr Pluska nei panni rispettivamente di Candide e Cunegonde e Pangloss; gli artisti sono accompagnati dall’imponente coro del Teatro Grande di Poznań - diretto da Michal Znaniecki - la cui potenza evocativa ed espressiva della musica è singolare.

Il celebre Candide volterriano, reinterpretato da Bernstein, è una piccola perla di ingegno, lirismo e di comicità: l’operetta ha subìto vari cambiamenti abbracciando un grande corpo storico che va dalla sofferenza del mondo ebraico nel dopoguerra, alle restrizioni inquisitorie dei governi americani degli anni Cinquanta passando per il movimento contro la guerra degli anni Settanta, fino alla restaurazione della libertà in Europa nel 1989. Ritenuto oggi uno dei capolavori di Bernstein, alla prima rappresentazione avvenuta il 1° dicembre 1956 a Broadway, Candide andò incontro a un autentico insuccesso con incassi disastrosi e aspre critiche sui giornali. Tuttavia, le successive produzioni, tra le quali vanno ricordate la prima londinese al "Saville Theatre" del 1959 e un’altra del 1973, nota come versione Chelsea, ne decretarono la definitiva affermazione.

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Una favola modernissima che vede Candide vagare per lande sconosciute e pericolose mosso dall’amore, finendo per aggrovigliarsi all’interno di una trama convulsa che vede accavallarsi personaggi e musiche che spariscono e risorgono generando insieme disorientamento e stupore; «un’indagine sulla realtà, sulla grandezza e la vanità del sentimento amoroso - dice la regista, Eleonora Paternità - e sull’impossibilità di penetrare nell’animo del prossimo». «Il travolgente senso dell’ottimismo volterriano - dice Elio Boncompagni - ha trovato in Bernstein dei ripensamenti, che portano alla convinzione che non c’è ottimismo senza pessimismo». Il biglietto può essere acquistato al botteghino del teatro ed ha un costo che va dagli 8 ai 20 euro con riduzioni del 20% per under 28, ultra sessantacinquenni e carte sconto.

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