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Orchestra Kandinskij, chiudono la stagione i “pilastri” della classica

  • 18 luglio 2005

Ultimo concerto della stagione “Concerti di Primaestate” per l’Orchestra da camera Kandinskij, l’ensemble fondato nel 1991 dai soci dell’omonima associazione artistica palermitana. Il programma dello spettacolo, che si terrà lunedì 25 luglio alle 21.15 nell’atrio della Biblioteca comunale di Palermo, comprende l’aria “Resta o cara” dal concerto “K. 528” di Mozart, la “Egmont Ouverture op. 84” e l’“Ottava sinfonia op.93”, entrambe di Beethoven. L’esecuzione è affidata al soprano americano Elizabeth Smith, laureatasi in musica presso l’Università del Michigan e venuta in Italia grazie a una borsa di studio per potersi perfezionare. A dirigere l’orchestra, come avviene sin dalla sua fondazione, è Aldo Lombardo, che approfitta dell’occasione per tracciare un bilancio della stagione: «siamo felici per come stanno andando le cose – dichiara a Balarm – perché, aldilà delle previsioni, che erano abbastanza buone, i concerti vanno molto bene dal punto di vista artistico e anche per la risposta del pubblico, nonostante tutto quello che sta accadendo in città in questo momento».

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Infatti non è altrettanto positivo il giudizio del musicista sullo stato dell’arte in città: «organizzatori, politici e tutti gli operatori che si occupano di cultura tendono a sottovalutare il pubblico. Palermo è stata negli anni Novanta, sotto la giunta Orlando, l’apripista di un certo modo di fare cultura. Adesso, invece, stiamo vivendo un momento di grande confusione. Vengono buttati dentro a un calderone decine di spettacoli, molti dei quali spacciati per eventi di livello culturale importante quando invece sono, ad esempio, musiche da film fatte da un quartetto d’archi da matrimonio e spacciate per musica classica. Queste performance possono essere contrabbandate al pubblico in qualunque modo, ma i fatti sono questi: in mezzo a 350 spettacoli ce ne sono solo dieci o dodici di livello importante».

Secondo Lombardo, la colpa di questa situazione è sia dell’amministrazione che del particolare momento storico italiano, ma non mancano responsabilità da parte di musicisti e operatori culturali: «i musicisti più consapevoli, che non sono tanti, avrebbero il dovere – afferma – di sottolineare le differenze esistenti tra le categorie del vero e del falso, ormai sbiadite nel loro significato. A forza di dire che tutto fa cultura siamo frastornati da una baraonda di mistificatori che si agitano nei posti più insospettabili. I musicisti non dovrebbero suonare dove non hanno le garanzie di poter fare un concerto vero. Questa confusione non è un problema solo relativo a Kals’art. A Palermo e in Sicilia ci sono varie situazioni di questo tipo dovute alle mancate prese di posizione da parte dei personaggi della cultura: sappiamo che la più importante orchestra sinfonica palermitana al momento non ha un direttore d’orchestra vero e per questa cosa siamo derisi da tutto il mondo». Infine, un appello rivolto agli operatori culturali: «mi aspetto – sostiene il musicista – che essi resistano come stiamo facendo noi dell’Associazione, dando anche al pubblico palermitano la possibilità di immaginare che si possa sentire ancora una sinfonia di Beethoven nella sua cornice più autentica, nelle condizioni migliori, e non buttati in una chiesa qualsiasi, nell’ambito di una rassegna estiva che è semplicemente di intrattenimento. In questo momento alla politica non do nessuna credibilità. E’ giunto il momento che le cose cambino».

I biglietti in vendita presso il botteghino della Biblioteca, a Casa Professa, il giorno del concerto a partire dalle ore 19,00: ingresso 8/5 euro, ridotto per studenti con tesserino di riconoscimento ed anziani ultrasessantenni. Apertura porte al pubblico alle ore 20,15. Informazioni: Associazione Kandinskij, via Collegio Giusino 35 a Palermo, telefono 091.331618, oppure Box Office Ricordi, via Cavour 133, telefono 091.335566.

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