Orestiadi, il teatro al centro del Mediterraneo
Culla della cultura mediterranea, punto d’incontro tra artisti ed intellettuali, centro di scambi artistici. Sono le Orestiadi di Gibellina, il festival siciliano che il 24 settembre festeggia venticinque anni di attività. Per l’occasione, al Baglio di Stefano di Gibellina, a partire dalle 15, si terrà il convegno “Per una politica culturale del mediterraneo”, presieduta dal Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti.
Sempre il 24 settembre verrà inaugurato il nuovo allestimento del museo delle Trame Mediterranee e del Granaio. La prima sezione ospita ceramiche, oggetti artistici, costumi ed altro provenienti dalla Sicilia, Egitto, Tunisia, Libano, Palestina, Marocco, Albania, Algeria ed altri paesi legati al Mediterraneo. Il Granaio, invece, ospita opere d’arte contemporanea dei più importanti artisti che hanno contribuito alla rinascita culturale e non solo di Gibellina.
La sezione Teatro delle Orestiadi avrà luogo al Palazzo di Lorenzo a partire dalle 21 e inizierà l’8 settembre per concludersi il 10 ottobre. La direzione artistica sarà affidata al drammaturgo Franco Scaldati che dall’8 al 10 settembre metterà in scena “L’ultimo nastro di Krapp – Atto senza parole“ di Samuel Beckett interpretato da Dario Enea, Fabio Palma, Marcello Adelfio ed Egle Mazzamuto Un omaggio a Beckett, maestro e fonte d’ispirazione per Scaldati.
Dal 15 al 17 settembre Raffaele Addamo proporrà “Vorrei avere un paio d'ali dorate” di Franco Scaldati. Una storia d’amore che trova il suo perfetto scenario nell’atmosfera onirica della notte, dove la musica sembra muovere i passi dei protagonisti. A interpretarlo, lo stesso Scaldati assieme a Diana D’angelo, Davide Giordano, Danila La Guardia, Egle Mazzamuto, Aurora Sardina, Fabiola Valenza, Massimiliano Carollo, Dario Enea, Gaetano Martorana e Rosario Sammarco.
Dal 29 settembre all'1 ottobre andrà in scena “Formicaio” di Francesco Romengo che racconta la forza distruttiva di un fenomeno naturale come il terremoto con un linguaggio surreale. Ad interpretare i personaggi messi a nudo con le loro paure ed i loro sentimenti saranno Luca Fiorino, Biagio Fontana, Maria Rosa Genualdi, Ada Totaro, Flaminia Tribuna Rachele Tribuna e Francesco Zummo.
Dal 4 all'8 ottobre, infine, Franco Scaldati chiuderà il festival con la sua opera “Rosolino venticinque figli” da lui diretta ed interpretata insieme a Marcello Adelfio, Serena Barone, Serena Calò, Diana D’angelo, Ada Giallongo, Melino Imparato, Giuseppe La Licata, Gaetano Martorana, Egle Mazzamuto, Fabio Palma, Rosario Sammarco.
Un anniversario importante, dunque, che sottolinea la forza che solo la cultura può avere e attraverso la quale comunicare e conoscersi non è mai stato troppo difficile. Ingresso: Intero 12 euro; ridotto 10 euro. Per maggiori informazioni chiamare lo 092467844 oppure visitare il sito www.fondazione.orestiadi.it oppure info@fondazione.orestiadi.it.
Sempre il 24 settembre verrà inaugurato il nuovo allestimento del museo delle Trame Mediterranee e del Granaio. La prima sezione ospita ceramiche, oggetti artistici, costumi ed altro provenienti dalla Sicilia, Egitto, Tunisia, Libano, Palestina, Marocco, Albania, Algeria ed altri paesi legati al Mediterraneo. Il Granaio, invece, ospita opere d’arte contemporanea dei più importanti artisti che hanno contribuito alla rinascita culturale e non solo di Gibellina.
La sezione Teatro delle Orestiadi avrà luogo al Palazzo di Lorenzo a partire dalle 21 e inizierà l’8 settembre per concludersi il 10 ottobre. La direzione artistica sarà affidata al drammaturgo Franco Scaldati che dall’8 al 10 settembre metterà in scena “L’ultimo nastro di Krapp – Atto senza parole“ di Samuel Beckett interpretato da Dario Enea, Fabio Palma, Marcello Adelfio ed Egle Mazzamuto Un omaggio a Beckett, maestro e fonte d’ispirazione per Scaldati.
Dal 15 al 17 settembre Raffaele Addamo proporrà “Vorrei avere un paio d'ali dorate” di Franco Scaldati. Una storia d’amore che trova il suo perfetto scenario nell’atmosfera onirica della notte, dove la musica sembra muovere i passi dei protagonisti. A interpretarlo, lo stesso Scaldati assieme a Diana D’angelo, Davide Giordano, Danila La Guardia, Egle Mazzamuto, Aurora Sardina, Fabiola Valenza, Massimiliano Carollo, Dario Enea, Gaetano Martorana e Rosario Sammarco.
Dal 29 settembre all'1 ottobre andrà in scena “Formicaio” di Francesco Romengo che racconta la forza distruttiva di un fenomeno naturale come il terremoto con un linguaggio surreale. Ad interpretare i personaggi messi a nudo con le loro paure ed i loro sentimenti saranno Luca Fiorino, Biagio Fontana, Maria Rosa Genualdi, Ada Totaro, Flaminia Tribuna Rachele Tribuna e Francesco Zummo.
Dal 4 all'8 ottobre, infine, Franco Scaldati chiuderà il festival con la sua opera “Rosolino venticinque figli” da lui diretta ed interpretata insieme a Marcello Adelfio, Serena Barone, Serena Calò, Diana D’angelo, Ada Giallongo, Melino Imparato, Giuseppe La Licata, Gaetano Martorana, Egle Mazzamuto, Fabio Palma, Rosario Sammarco.
Un anniversario importante, dunque, che sottolinea la forza che solo la cultura può avere e attraverso la quale comunicare e conoscersi non è mai stato troppo difficile. Ingresso: Intero 12 euro; ridotto 10 euro. Per maggiori informazioni chiamare lo 092467844 oppure visitare il sito www.fondazione.orestiadi.it oppure info@fondazione.orestiadi.it.
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