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Orlando replica al Corsera: "Mi dimetto il 9 luglio"

L’editorialista Aldo Grasso attacca Orlando sulle mancate dimissioni da deputato. Il sindaco:"Mi dimetterò il 9 luglio, dopo aver giurato davanti al Consiglio"

  • 3 luglio 2012

Sindaco o deputato? È questa la nuova polemica che investe il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. È ancora deputato sì o no? A scatenare la querelle è stato l’articolo dell’editorialista del Corsera Aldo Grasso. Nel suo articolo di domenica 1 luglio, Grasso avrebbe chiesto a Orlando perché ancora non si sia dimesso dalla carica di deputato, dal momento che la legge stabilisce l'incompatibilità tra le due cariche. Il giornalista ha attaccato il sindaco di Palermo affermando che la volontà del sindaco siciliano è quella non di cumulare le indennità bensì di ritardare il più possibile l'ingresso a Montecitorio di Giuseppe Vatinno, ex dipietrista passato all’Api di Rutelli.

La replica di Orlando non si è fatta attendere: «Mi dimetterò da deputato il nove luglio, dopo aver giurato davanti al consiglio comunale. Firmerò subito una lettera di dimissioni che invierò al presidente Fini» - ha risposto il sindaco ai giornalisti. Orlando ha anche inviato una lettera di risposta al direttore del Corriere della Sera, per spiegare la vicenda: «La legge a statuto speciale siciliana stabilisce essere il giuramento il momento conclusivo della procedura di elezione di un sindaco. - ha spiegato il sindaco - La prima seduta utile per il giuramento è stata ritardata non per mia volontà, ma a causa del riconteggio. Per completezza è opportuno ricordare che la Giunta per le Elezioni della Camera mi ha comunicato che dovrò confermare la mia decisione entro il 13 luglio.

«Inoltre - continua Orlando - Grasso dimentica anche che rivesto, ancora per pochi giorni, la carica di presidente della Commissione Errori Sanitari della Camera e che, per il passaggio di consegne e il completamento di alcune relazioni d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale e da ultimo sulle Regione Liguria, è occorso del tempo. Mi rendo conto che chiedere a Grasso e al candidato subentrante di avere pazienza fino al 9 luglio è forse troppo, e che molti dei problemi dell’Italia sono legati a questa data, ma ribadisco che voglio fare esclusivamente il sindaco di Palermo e che ci tengo a collocare il mio "sedere", per usare un termine caro al suo collega, solo sulla poltrona di Palazzo delle Aquile, perché oltre il 73% dei palermitani mi ha chiesto questo». Aldo Grasso ha risposto ad Orlando commentando: «Il valore di un sindaco si misura sempre alla prova dei fatti, non dal numero delle missive che invia».

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