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Palermo multietnica: la Giornata Europea delle Lingue tra network e opportunità

Ebraico, Arabo, Tedesco, Cinese, Francese, Russo, Greco moderno e naturalmente inglese: la Giornata Europea delle Lingue ha coinvolto giovani e istituti

Balarm
La redazione
  • 27 settembre 2017

Marco Faldetta di International House Language Centre (foto di Julia Ernst)

Si è conclusa l'edizione 2017 della "Giornata Europea delle Lingue" che ha confermato Palermo la città multculturale che è da sempre. L'evento ha avuto luogo nell'atrio di palazzo delle Aquile in piazza Pretoria e le lingue rappresentate sono state: Ebraico, Arabo, Tedesco, Cinese, Francese, Inglese, Russo e Greco moderno.

A partecipare sono stati i centri culturali e linguistici (International House Language Centre, Officina di Studi Medievali, Goethe Zentrum, Instituto Cervantes, Institut Français, Casa Officina e Ines Di Salvo e Maria Antonietta Sorci per il greco), che hanno sponsorizzato l'evento, descrivendo le proprie attività e le opportunità di studio, formazione e gli eventi salienti programmati per quest'anno.

La giornata ha mostrato il crescente numero di comunità linguistiche e multietniche a Palermo e ha dato lustro all'evento Europeo che ha luogo ogni anno il 26 settembre.

Tra docenti di lingua delle scuole e alcuni membri dell'università di Palermo, l'occasione è stata di networking, per ceare il contatto fra chi insegna le lingue e chi desidera impararle in città, è stato inoltre un momento di scambio culturale tra le diverse realtà linguistiche presenti.
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A presentare la giornata sono stati Giulio Pirrotta di "Ballarò significa Palermo" e Marco Faldetta di International House Language Centre, il coffee break è stato a cura di Freschette di Francesca Leone con rinfeschi bio.

Alcuni studenti hanno seguito il programma di Intercultura e hanno raccontato la propria esperienza, descrivendo come le propre famiglie estere hanno rappresentato una famiglia alternativa nel proprio anno di studio in paesi come Russia, Cina, Stati Uniti e tanti altri.

«Degno di nota - commenta Marco Faldetta - il fatto che il signor Ragupalan della "New School For Peace" era presente tra il pubblico, siamo certi che l'anno prossimo anche la comunità Tamil di Palermo parlerà delle proprie iniziative linguistiche e culturali. La "School for Peace" ha formato migliaia di giovani palermitani che imparano la lingua, le danze e la cultura della folta comunità Tamil di Palermo».

Tutti i partecipanti hanno trovato un momento di amore per il proprio lavoro e per la propria città, è bello scoprire che Palermo è piena di persone diverse, lingue diverse e voglia di studiare ed è stato meraviglioso trovare tanti esperti tra il pubblico che tessono nuove reti di lavoro sulle lingue e sulle culture mondiali.
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