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Palermo, trovate nuove stalle abusive tra i vicoli

La polizia municipale scopre un cavallo in un edificio cadente alla Vucciria. Ma è solo l'ennesima conferma di un fenomeno tristemente in crescita

  • 3 luglio 2012

La notizia è di quelle che si leggono ogni giorno tra i comunicati delle forze dell'ordine e le pagine di cronaca locale dei quotidiani: durante uno dei numerosi controlli tra i vicoli della Vucciria, nel cuore del centro storico palermitano, gli uomini del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della polizia municipale hanno scoperto un palazzo fatiscente e a rischio crollo trasformato in una stalla abusiva. All'interno dell'edificio, in piazzetta Appalto, è stato trovato anche un cavallo, costretto a vivere in pochi metri quadrati e a rosicchiare vecchie travi di legno piene di chiodi arrugginiti.

Immobile e cavallo sono stati immediatamente sequestrati: l'animale è stato visitato dai medici del servizio veterinario dell'Asp e trasferito all'Istituto Zootecnico dove troverà una sistemazione di certo più adatta. È scattata la denuncia invece per il proprietario dell'edificio, un uomo di 30 anni, che adesso dovrà rispondere di omissione di interventi in edificio storico e maltrattamento di animali.

Al di là del singolo fatto di cronaca, però, di certo sequestri come quello di oggi (non certo rari a Palermo) rivelano una realtà allarmante: soltanto la settimana scorsa, a Ciaculli, era stata scoperta una maxi stalla clandestina in cui erano custoditi 25 cavalli, la maggior parte dei quali regolarmente iscritti alle corse in programma all'ippodromo comunale. E tra i vicoli del centro storico, soprattutto quelli più nascosti alle spalle delle bancarelle dei mercati storici, dal Capo a Ballarò, si registra una notevole diffusione di garages, box e corpi bassi, spesso fatiscenti, trasformati in stalle per cavalli. Senza contare gli episodi più clamorosi, come il ritrovamento di carcasse di cavallo nei pressi di cassonetti o addirittura in strada. Come accadde per ben due volte, tra marzo e luglio del 2011, in via Ernesto Basile, a due passi dall'ingresso dell'Università, strada per altro ad alto rischio di gare clandestine.

Uno scenario poco rassicurante, insomma. In cui si mescolano l'incuria per gli edifici storici e i beni architettonici e i sintomi di un fenomeno illegale in crescita, quello dello sfruttamento incontrollato di animali. Di cui le corse clandestine sono, probabilmente, solo una delle tante facce.

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