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Parcheggiatori e violenza: quel problema che ricompare

Tre aggressioni in città e un problema ancora diffuso: quello dei parcheggiatori abusivi. Porre fine ai disagi legati a queste figure sembra sempre più arduo

  • 12 aprile 2016

Si torna a parlare di parcheggiatori, non per allarmismo quanto per via di una valutazione complessiva: sono stati giorni davvero neri per gli automobilisti palermitani, con due aggressioni da parte di parcheggiatori abusivi, entrambi nei confronti di donne.

La prima in Corso dei Mille, la seconda a piazza Bologni: nell’ultimo caso la donna, indaffarata con le buste della spesa, si è sentita dire se non paghi ti buco le gomme. Le forze dell’ordine sono arrivate all’arresto dei parcheggiatori abusivi: Joseph Kofi Boahm, 46 anni, ed Antonino Amoroso, 40 anni, entrambi in manette per tentata estorsione.

Questi due episodi hanno fatto seguito ad un altro avvenuto di recente, durante il quale una donna di 29 anni, nonostante la presenza del suo bambino, è stata circondata da tre uomini e minacciata in via Cusmano.

La donna si era rifiutata di pagare e l’uomo ha chiamato gli amici provando a forzare la portiera dell’auto dentro la quale si era chiusa. I tre uomini sono stati messi in fuga dall’arrivo della polizia che, in questo caso, non è riuscita ad individuare gli aggressori.

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La sensazione è che il problema parcheggiatori sia del tutto ignorato e che non ci sia intenzione di intervenire con una progettualità definita. Abbiamo già sollevato la questione commentando le dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando, il quale sosteneva che uno dei problemi fosse la mancata denuncia da parte dei cittadini.

Non torniamo su questo punto: ci chiediamo, semmai, come si possa parlare di mobilità sostenibile, di vivibilità, di futuro, quando non si riesce almeno ad arginare un problema che ogni giorno, ogni centro metri, i cittadini sono costretti ad affrontare.

E viene da pensare a quale potrebbe essere la situazione oggi se solo la metà delle forze impiegate per la Ztl fosse stata messa al servizio di questa battaglia civile.

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