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Petralia Soprana diventa un "Borgo più bello d’Italia"

Anche il Comune di Petralia Soprana entra a far parte dei "Borghi più belli d’Italia": il più alto paese delle Madonie diventa il diciassettesimo borgo siciliano più bello

Balarm
La redazione
  • 11 agosto 2014

Il più alto paese delle Madonie, un balcone dal quale potere ammirare un ampio paesaggio che và dall'Etna ad Enna ai monti del palermitano e ai massicci delle madonie, Petralia Soprana per le sue qualità ha ricevuto la certificazione dell'ingresso del Comune tra i "Borghi più belli d’Italia". La speciale iscrizione è stata consegnata, lo scorso 8 agosto dai responsabili del club Giuseppe Simone e Umberto Forte.

Petralia Soprana si aggiunge quindi ai sedici borghi siciliani che hanno ottenuto la "bandiera" di borgo più bello d’Italia tra i quali troviamo anche Cefalù, Geraci Siculo e Gangi. I “Borghi più belli d'Italia” è un'associazione che promuove i piccoli centri italiani nata su impulso della Consulta del Turismo dell'ANCI.

L’iscrizione nell’elenco dell’Associazione nazionale è stata possibile perché Petralia Soprana ha tutti requisiti richiesti: integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato e i servizi al cittadino.

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Sono circa duecento i borghi più belli d’Italia che vengono descritti dalla guida che il Club ogni anno pubblica e distribuisce in 85 mila copie. Petralia Soprana entra quindi a far parte di questo speciale elenco riconosciuto a livello nazionale.

«Sono particolarmente felice per questo riconoscimento - afferma il sindaco Pietro Macaluso - che darà visibilità a Petralia Soprana ed offrirà notevoli vantaggi in termini di promozione del territorio. Finalmente lo splendido centro storico con i suoi beni architettonici avrà il giusto riconoscimento».

«Sono altrettanto felice - afferma il presidente del consiglio comunale Leo Agnello - e sono un convinto sostenitore del nostro bellissimo centro storico che i nostri padri, anche quando non esistevano vincoli di leggi, hanno saputo ben conservare con la collaborazione di tutti i residenti che con sacrifici anche economici hanno mantenuto integro il tessuto urbano medievale».

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