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Pina Maisano Grassi: il suo nome per la villetta Caboto

Sarà intitolata a Pina Maisano Grassi, moglie di Libero Grassi, la villetta di piazza Caboto a Mondello: l'inaugurazione il 29 agosto, per la ricorrenza della morte di Libero

  • 29 agosto 2016

Un'attivista, una donna libera con un ideale elevato della cosa pubblica e una grande e costante passione civile. Pina Maisano Grassi, moglie di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 perché si era ribellato al racket, ha continuato a lottare anche dopo la morte di Libero.

Per l'importanza della sua figura e il suo grande attivismo antimafia, sarà intitolata a lei la villetta di piazza Caboto a Mondello. L'iniziativa, voluta dall'Amministrazione comunale, è stata formalizzata per mezzo di un atto amministrativo firmato dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

Pubblicato lo scorso 8 agosto nell'albo pretorio, il contenuto dell'atto è già stato vagliato dall'ufficio Toponomastica che si occupa, tra l'altro, di curare aspetti connessi alla intitolazione delle vie e piazze cittadine.

Anche la Prefettura ha approvato la documentazione e, finalmente, tutto è pronto per procedere all'intitolazione che avverrà il prossimo lunedì 29 agosto, in occasione della ricorrenza dell'uccisione di Libero Grassi.

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Pina Maisano Grassi ci ha lasciati lo scorso 7 giugno: impegnatasi con costanza e determinazione nelle battaglie contro il pizzo, sul fronte antimafia, anche dopo la morte di Libero aveva continuato a condurre l'impresa di famiglia nel settore tessile.

Nella Palermo post-stragi, insieme ad altre donne attiviste, Pina aveva messo in atto l'idea di adottare lo sciopero della fame con lo slogan "Ho fame di giustizia. Il digiuno contro la mafia", come forma di protesta civile ad alto valore simbolico. Senatrice con i Verdi nel 1992, Pina Maisano Grassi è stata anche presidente dell'associazione antiracket Libero Futuro.

Ricordare l'importanza del suo impegno attraverso l'intitolazione della villa a Mondello non basta, ma è già un passo in avanti verso azioni proattive da parte della società, che abbiano ben chiaro cosa significhi lottare quotidianamente contro la criminalità organizzata.

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