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RedWorms’Farm, esplosioni noise e sensibilità pop

TITOLO: "Halley Nation – Troncomorto" 2002<br>ANNO: 2002<br> ETICHETTA: Fooltribe Records

  • 12 dicembre 2003

Non capita spesso, a chi li recensisce, di ritrovarsi tra le mani demo di gruppi che molte volte sono alla loro prima avventura discografica, veramente ottime e apprezzabili, e ancor più raramente capita di imbattersi in vere e Proprie “perle” come nel caso dei RedWorms’Farm. Il loro mini-cd (non tanto mini se si considera che è composto da 9 tracce, per la bellezza di 31 minuti circa di musica) è, infatti, una vera e propria bomba noise sparata in faccia, una emozionante e fulminea cavalcata, che lascia di stucco e sorprende per la maturità espressiva dei suoi autori ed esecutori.

Questi anconetani RedWorm’sFarm (formati da M. Martin, M. Di Lucca e P. Canali) sono capaci di muoversi con disinvoltura (direi quasi con autorità!) in territori molto cari a Sonic Youth e Blonde Redhead, non rinunciando a prodursi in assalti quasi hardcore alla Fugazi, e in esplosioni di spleen elettrici strumentali quasi degni dei Godspeed You Black Emperor, riuscendo però a mantenere, in alcuni episodi (“Intraducible”, “Identity”) una sensibilità quasi pop, non allontanandosi, quindi, dallo schema tipico della canzone con strofa – ritornello - strofa, pur con sopra tutte le dissonanze e le distorsioni possibili ed immaginabili.

Tra le canzoni, quasi tutte bellissime, colpiscono per intensità “Prima”, con inserti di tromba, “Noways”, un’eccitante scarica di adrenalina allo stato puro con un ritornello e una parte di chitarra che si attaccano in testa e non vanno più via, le già citate “Intraducible” e “identity”, la bellissima “Tube” e “Victim”, brano “fugaziano” fino al midollo con una folgorante parte di basso e un cantato (urlato?) veramente efficace; forse l’episodio migliore del lotto. Un disco splendido, da promuovere a pieni voti. Lunga vita ai RedWorm’sFarm! Per contatti (che aspettate?): www.halleynation.com

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