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Rigmor Gustafsson: pop-jazz nordeuropeo all’Open

  • 6 marzo 2005

Jazz internazionale con una voce tutta da ascoltare e da scoprire quello che si profila per il prossimo appuntamento di rilievo, domenica 13 marzo, all’Open Jazz Club di Palermo (via Nicolò Turrisi 51/53, due concerti ore 21.30/23.30, ingresso 12/10 euro) con la jazz singer svedese Rigmor Gustafsson. Affascinata fin dall’adolescenza dalla calda e pregnante voce di Dionne Warwick – “Dionne ha fatto brillare la musica", si legge sulle note del suo ultimo cd –, della beniamina nero-americana la nordica Gustafsson possiede senza dubbio la versatilità ed il calore interpretativo. Primi passi sul pentagramma all’età di nove anni grazie ad una chitarra, studia successivamente canto alla Royal Academy of Music di Stoccolma, trasferendosi più tardi a New York per iscriversi alla New School e al Mannes College of Music e seguire i seminari di Sheila Jordan e Clark Terry. La Grande Mela anche per lei si rivela una fonte di opportunità, permettendole di incontrare e collaborare con Fred Hersch, Bob Mintzer e Randy Brecker, nonché di insegnare, in seguito, nello stesso Mannes College. Questa esperienza le consente, una volta rientrata a Stoccolma, di venire chiamata per insegnare canto alla Royal Academy of Music.

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Di lì i primi cd, rispettivamente nel 1997 e nel 1998, “Plan # 46” e “In the Light of Day”, in entrambi supportata da Tino Derado (piano), Gabriel Coburger (sax, flauto), Hans Glawischnig (basso), Roland Schneider (batteria), mentre dopo il disco dal vivo del 2000, e la sua esibizione al Berlin Jazz Festival 2001, viene notata dall’etichetta tedesca ACT che le pubblica “I Will Wait for You” – con Nils Landgren (trombone, vocals), Staffan Svensson (tromba), Roberto Di Gioia (piano), Lars Danielsson (basso), Wolfgang Haffner (batteria), The Fleshquartet (archi ed effetti) – il cui successo la porta nel 2004 ad incidere “Close to You”, con il trio del pianista francese Jacky Terrasson (Sean Smith al bassi ed Eric Harland alla batteria, ospite Nils Landgren al trombone) che le vale una nomination ai Grammy Award svedesi, ottenendo anche un Disco d’oro in Svezia. Non a caso l’album, un umile ma sentito tributo alla grande Warwick, è incentrato sulle preziose composizioni di Burt Bacharach e Hal David, che la pop-singer americana ha portato al successo (da “I’ll never fall in love” a “Walk on by”, da “Alfie” a “Raindrops keep falling on my head”): della svedese sono non solo la voce e quindi l’interpretazione, che non vuole comunque essere una emulazione di quanto già prodotto dalla nera Warwick, ma anche gli arrangiamenti e perfino le note di copertina. Di passaggio da un tour che l’ha vista girare per la Cina, Dubai, e, in Europa, Svizzera, Francia e Germania, giunge in Italia all’Open Jazz Club dove sarà accompagnata dal messinese Giovanni Mazzarino al piano, Dario Deidda al basso elettrico, ed il padrone di casa Mimmo Cafiero alla batteria.

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