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Sbocchi lavorativi a Palermo: le statistiche

A Palermo l' inserimento nel lavoro è uguale al Nord per i laureati a ciclo unico, ma dopo la triennale lavora uno su tre. In testa le professioni sanitarie

Balarm
La redazione
  • 21 ottobre 2008

Presentati a Palazzo Steri di Palermo, i risultati dell’indagine sui laureati, condotta in quattordici Atenei italiani nell’ambito del progetto Stella. Secondo questa a Palermo è la laurea a ciclo unico, l’unica ad offrire ai laureati le stesse opportunità di lavoro che hanno i colleghi del resto d’Italia. Mentre con una laurea triennale le possibilità di trovare un’occupazione diminuiscono notevolmente.

Infatti, a Palermo quasi un laureato su tre ha un’occupazione a un anno dal conseguimento della triennale, mentre la maggior parte continua gli studi. Un dato più basso rispetto alla media delle 14 Università esaminate (12 del Centro-Nord e due del Sud), anche se pur sempre superiore a quello della Federico II di Napoli. A garantire la percentuale più alta di occupati, è il gruppo medico, con l’81,5% (sei punti in meno del dato nazionale), poi, seguono l’insegnamento (47,7%) e il gruppo linguistico (34,1%), mentre il gruppo scientifico si ferma al 24,7%. Inoltre è stato rilevato che le laureate hanno più difficoltà a trovare lavoro rispetto ai colleghi maschi, e anche rispetto alle colleghe del resto d’Italia.

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Le lauree specialistiche, cioè i corsi biennali che seguono il triennio, invece, registrano una percentuale maggiore di coloro che riescono a trovare un’occupazione, ma con dati ancora lontani dalla media nazionale delle Università, almeno di quelle inserite nell’indagine Stella. A Palermo con la specialistica trova lavoro, dopo un anno, il 51% dei laureati, contro l’82,5% di media nazionale.

Il mercato risulta più aperto per il gruppo ingegneria e per il politico-sociale. A proseguire gli studi sono invece i laureati in discipline che fanno fatica a essere assorbite dal mercato del lavoro, come quello geo-biologico, psicologico e scientifico. Inoltre risulta ancora alta la percentuale di coloro che non riescono a concludere in tempo il percorso di studi: solo il 31% dei laureati triennali consegue il titolo di studio nei tempi previsti e un altro 16% con una sola sessione di ritardo.

Mentre i laureati specialistici conseguono il titolo in tempi più brevi rispetto ai colleghi della triennale: quasi il 93% si laurea nei tempi previsti e nel 51,7% dei casi, a un anno dalla laurea, trova lavoro. Invece nel caso dei laureati a ciclo unico, conseguire il titolo nei tempi previsti non è determinante per trovare prima lavoro: infatti i regolari sono solo poco più della metà.

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