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Teatro Biondo: rinnovo di abbonamenti ed "emozioni"

Il direttore del Teatro Biondo chiama a raccolta i palermitani a sostegno del teatro di prosa della città: "Lasciatevi emozionare" è l'appello che rivolge ai futuri abbonati

Balarm
La redazione
  • 25 settembre 2016

«Vorrei che i palermitani sentissero il Teatro Biondo come la loro casa». Questo il desiderio del direttore del Teatro Biondo, Roberto Alajmo, che invita i suoi concittadini lanciando il messaggio «Lasciatevi emozionare!». Continua la camapagna dei rinnovi: iniziata lo scorso 30 settembre, terminerà il primo ottobre, data a partire dalla quale sarà invece possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti alla stagione 2016/2017 attraverso differenti formule dai nomi insolitamente divertenti.

Gli interessati potranno scegliere la formula "entusiasti", che comprende gli undici spettacoli in Sala Grande, oppure optare per l'abbonamento "spensierati", con solo sette titoli che, se si vogliono aggiungere tre spettacoli a scelta del cartellone della Sala Strehler, si trasforma in abbonamento "felici".

Per chi non vuole un impegno troppo assiduo, può scegliere la formula "sereni", con 5 degli spettacoli della Sala Grande e, per chi ama il teatro meno tradizionale, è possibile sottoscrivere l'abbonamento "ispirati" a tutti e nove i titoli della Sala Strehler. Per chi ha sempre sentito parlare della Sala Strehler e vorrebbe iniziare a frequentarla, ecco la formula "curiosi", con soli 5 titoli.

Conclude questa vasta offerta la formula piena che comprende tutti gli spettacoli del Teatro Biondo, per un totale di 20 titoli, adatta a chi proprio non può fare a meno di andare a teatro e che, quindi, non poteva che chiamarsi "emozionati". Tutti i titoli della stagione sono reperibili sul sito del Teatro Biondo.

«A voi - dice il direttore rivolgendosi ai futuri abbonati - chiedo di essere azionisti morali del teatro Biondo, il teatro della vostra città. Voglio poter dire che la comunità che in questi anni si è stretta attorno al Biondo non ha smesso di crescere e di credere in se stessa, oltre che in una certa idea di teatro civico. Lasciatevi emozionare, per favore».

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