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Teatro Massimo, il coreano Chung fuori abbonamento

  • 4 dicembre 2005

Considerato ormai all’unanimità come uno tra i più autorevoli direttori d’orchestra, il coreano Myung-Whun Chung dirigerà l’orchestra della fondazione del Teatro Massimo di Palermo (piazza Giuseppe Verdi) domenica 11 dicembre, alle ore 18.30, all’interno di un concerto fuori abbonamento. Il maestro di Seoul condurrà dal podio le esecuzioni della Sesta e Settima sinfonia, rispettivamente op. 68 in Fa maggiore e op. 92 in La maggiore, di Ludwig van Beethoven: due momenti musicali che ben si adattano allo stile interpretativo di Chung, il quale ha dimostrato negli anni di trovarsi assolutamente a suo agio con il repertorio del grande compositore nativo di Bonn.

Arrivato alla ribalta da una gavetta che lo ha visto pianista prodigio, divenuto successivamente assistente alla Filarmonica di Los Angeles di Carlo Maria Giulini, straordinaria bacchetta scomparsa recentemente, Myung-Whun Chung, dopo gli inizi alle Sinfoniche di Saarbrücken e Parigi - nel 2000 in qualità di direttore dell’Orchestra Filarmonica di Radio France - è divenuto un punto di riferimento della conduzione musicale italiana, soprattutto presso la prestigiosa sede dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il suo innato amore per l’Italia, che lo aiuta a ricreare lo stesso atteggiamento "mistico" di Giulini, suo grande maestro, lo ha portato a diventare conduttore ospite del Teatro Comunale di Firenze dal 1987 al 1992 e ad annoverare performances di rilievo all’interno dei più importanti teatri mondiali. Fiore all’occhiello della nota etichetta tedesca "Deutsche Grammophon", per la quale ha registrato, tra le altre, opere di Messiaen, Verdi, Berlioz, Shostakovich e Dvorak, Myung-Whun Chung si rivela persona impegnata anche nel sociale: ambasciatore per il "Drug Control Program", uomo dell’anno, per l’UNESCO, nel 1995, e vincitore nel 1996 del "Kumkuan", autorevole riconoscimento donatogli dal governo coreano per il suo indispensabile contributo alla "vita musicale" del paese: Inoltre, è stato insignito della Legion d’onore francese per il ruolo svolto all’interno dello scenario musicale parigino dal 1989 al 1994.
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Il concerto del Teatro Massimo, come detto in apertura, sarà concentrato sull’opera di Beethoven e, specialmente, in quello che storicamente viene definito il suo "secondo periodo". Tra il 1803 e il 1815, il genio tedesco decise di dar luce a una "nuova via" compositiva, pervasa sicuramente da ideali "monumentali" e volti a una certa esasperazione "eroica" e romantica. La "pastorale", scritta in contemporanea con la quinta sinfonia, rappresenta il tentativo beethoveniano di avvicinarsi a una certa pratica "descrittiva" pur prendendone le distanze. Le immagini musicali pastorali (sentimenti piacevoli evocati dall’arrivo in campagna, scena presso il ruscello, allegra riunione di contadini, temporale, canto pastorale, rendimento di grazie all’Onnipotente dopo la tempesta) dovevano prescindere, nell’esecuzione, da quelle riproduzioni di impressioni sonore (canto degli uccelli, rumori della natura) rendendoli "un’espressione di sentimento più che una rappresentazione pittorica". Di piglio ottimistico e positivo nei confronti della vita, considerata da Richard Wagner "l’apoteosi della danza", la settima sinfonia sembra essere nata dall’ennesima ispirazione prometeico-dionisiaca di matrice "napoleonica", ed è stata eseguita negli anni da talenti del podio del calibro di Toscanini, Furtwangler, Karajan e Klemperer.

I biglietti, da 20 a 60 euro, previste riduzioni, sono acquistabili presso il foyer del Teatro Massimo dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 16. Nei giorni di spettacolo apertura da un'ora prima a mezz'ora dopo l'inizio della rappresentazione. Prenotazione e acquisto: numero verde 800655858 dal martedì alla domenica ore 10-16, numero verde Hello Ticket: 800907080 dal lunedì al venerdì ore 10-17, email: biglietteria@teatromassimo.it, fax 091.322949.

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