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Tra de la Isla e de Lucia: il nuevo flamenco di De Maria

  • 17 aprile 2005

Cante jondo, flamenco Andaluso, contaminazioni jazzistiche e gitane, ritmi latinoamericani. Sono questi gli elementi che contraddistinguono il cosiddetto nuevo flamenco che rivoluzionò la musica Andalusa degli anni Settanta. Ed è proprio basato su questa rivoluzione della musica gitana il sound del talentuoso chitarrista autodidatta Massimo De Maria i cui virtuosismi allieteranno la serata di mercoledì 20 aprile all’Agricantus di Palermo (ore 22.30, ingresso libero). Questo chitarrista siciliano ha cominciato la sua attività nel ’93 con un gruppo da lui capitanato. Dopo svariati anni di intensa attività concertistica (San Vito Jazz Festival, Monte Pellegrino Jazz Festival) e illustri collaborazioni con vari artisti siciliani, raggiunge la piena maturazione artistico-musicale grazie agli insegnamenti appresi nella “Esquela de flamenco di Carmen de las Cuevas” di Granada e ancora studiando con il sevillano Piripì, chitarrista del celebre ballerino di Flamenco Joaquin Cortès.

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A questo punto il salto di qualità è alle porte e nel 2004 esce il suo primo lavoro discografico (“Los jardines de Murillo”) che darà vita ad un nuovo progetto artistico insieme ai percussionisti Salvo Compagno e Rosario Punzo, il flautisa Benedetto Basile e la ballerina Deborah Idelia Brancato (formatasi artisticamente a Sevilla nella prestigiosa esquela “La Fundacìon”). Lo spettacolo proposto dal musicista siciliano porta il nome del disco (“Los jardines de Murillo”) ed è una artistica fusione tra flamenco e varie danze Andaluse (la farruca, il fandango, la buleria, la alegrias o la petenera). Così, tra un suggestivo gioco di luci e ombre, struggenti melodie tipiche del cantaor gitano Camaròn de la Isla ed esplosive sterzate virtuose che ben ci fanno ricordare il niño de la Portuguesa Francisco Sanchez Gomez in arte Paco de Lucia, il pubblico riesce a entrare nella forma mentis pathetica del flamenco e subisce una vera e propria catarsi, alla fine della quale l’applauso è obbligatorio.

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