CULTURA
Una falce e un martello tra musica e dibattiti
“Occorre legare le ragioni dei popoli del Mediterraneo e dell’Europa"
Ancora politica e spettacolo al Giardino inglese che quest’autunno ha davvero fatto il pieno. Questa volta tocca a Rifondazione Comunista e alla Festa di Liberazione che, da giovedì 16 a domenica 19, riempirà la villa, a partire dalle ore 17, con dibattiti, musica, danza, teatro, stand gastronomici, di commercio equo e solidale, cibi biologici, libri e artigianato.
“Un altro Mediterraneo per un’altra Europa”. E’ questo lo slogan della festa che individua due dei punti nodali della politica mondiale attuale. “Occorre legare le ragioni dei popoli del Mediterraneo e dell’Europa - dice Antonio Marotta, Segretario provinciale di Rifondazione - e nel discutere della crisi del WTO a Cancun, delle ragioni del popolo della pace, della questione salariale, del sistema pensionistico, dello sciopero generale del 24 ottobre, dell’autonomia della magistratura, della difesa dell’ambiente, partiremo dalle nostre condizioni di vita, dalle peculiarità del nostro territorio creando occasioni di dibattito, di confronto e di proposta”. I quattro giorni di festa al Giardino inglese, nelle dichiarazioni di Marotta, sono soltanto il punto di partenza per una nuova maniera di intendere la Festa di Liberazione: una festa itinerante che si svilupperà durante l’intero anno nei quartieri e nei centri della provincia per realizzare un coinvolgimento quanto più esteso ed intenso.
Venerdì 17, alle ore 17, il tema affrontato sarà Le donne rifiutano i partiti o i partiti rifiutano le donne? con l’intervento di Elettra Dejana, deputata nazionale Prc, e di rappresentanti dell’Arci Donna, dell’Udi, di Mezzocielo. Il dibattito è coordinato da Daniela Dioguardi, della segreteria del Prc di Palermo.
Alle 20,30, Marco Assennato della segreteria provinciale del Prc coordina il dibattito su Dopo Cancun globalizziamo la Pace con Nichi Vendola, deputato nazionale Prc, Michele De Palma dei giovani comunisti, Ernesto Burgio di Attac e Anna Bucca dell’Arci.
Sabato 18 si parla di Lavoro e di sciopero generale per il coordinamento di Frank Ferlisi della segreteria provinciale del Prc, con i contributi di Alfonso Gianni, deputato nazionale Prc, Francesco Cantafia, segretario della camera del lavoro di Palermo, ed altri rappresentanti sindacali e dei luoghi di lavoro.
Alle 20,30 il dibattito sullo slogan della festa, l’Europa e il Mediterraneo, con il coordinamento di Giusto Catania, segretario regionale Prc, e con Peppino Di Lello, eurodeputato Prc, Giovanni Fiandaca, docente universitario, Nicola Cipolla del Cepes e Irma Barbarossa del Forum delle donne del Prc.
Domenica 19 la giornata si apre con un incontro su Antimafia sociale e movimenti di lotta coordinato da Dario Fazzese della segreteria provinciale del Prc e con gli interventi di Salvo Vitale (Forum Antimafia), dello storico Giuseppe Casarrubea, di Umberto Santino, presidente del CDS - Peppino Impastato e di Giovanni Impastato. Verso la sinistra alternativa sarà l’ultimo tema affrontato, alle ore 20,30, con il coordinamento di Antonio Marotta, segretario provinciale del Prc Palermo, con i deputati nazionali Alfonso Gianni (Prc) e Paolo Cento (Verdi) e Pierluigi Sullo direttore del periodico Carta.
Gli spettacoli. Musiche e danze prendono il via tutte le sere alle ore 22.
Ad aprire la festa, giovedì 16, sarà Flamenjazz, uno spettacolo di musica e danza, progettato dalla cantante Alessandra Bertolino, che presenta brani popolari spagnoli del XIX secolo riarrangiati da Garcia Lorca. A seguire, alle 23, The Waste Band, duo formato da Giacco Pojero (voce, fisarmonica e tastierina) e Nino Vetri (basso elettrico, cetra bavarese e voce) che eseguiranno brani inediti di loro composizione (alcuni tratti dallo spettacolo teatrale "La terra desolata" del regista palermitano Claudio Collovà).
La serata di venerdì 17 sarà aperta alle 19,30 da uno spettacolo teatrale, Di Concetta e le sue donne, atto unico tratto dal testo omonimo di Maria Attanasio, portato in scena dalla compagnia teatrale Pietro Ulmo per la regia di Enzo Toto (a cura dell’Associazione Prospettive di Mezzojuso).
La musica inizierà poi alle 22 con gli Africaneer accompagnati dal dj Naif. Un nuovo approccio al dancefloor con una ricerca e un progetto concreto sui ritmi dell'Africa, un incontro tra tradizione e contemporaneita' con sei musicisti che provengono da ogni parte dell’Africa ed un dj siciliano. Si continua con i Blues Around, formazione composta da Totò Bellomonte alla chitarra e Marco Siracusa alla chitarra e voce, che appunto si muovono su blues e dintorni.
E dato che anche il cibo è cultura, e può sicuramente essere spettacolo, dedichiamo due righe anche alla cena capoverdiana che verrà offerta sabato 18 alle 21,30 (con una sottoscrizione minima di 12 euro e prenotazione ai numeri 329.4316896 – 348.8573499). E dopo cena si potranno ascoltare gli Mrs (nome provvisorio derivato dalle iniziali dei componenti) trio dedito al funky, al metal prog e alla fusion, con brani inediti e qualche cover. La musica continua poi sul palco del Giardino inglese con i Radio Zapata (ore 23), cinque palermitani che si definiscono un gruppo folk-rock politico perchè trattano temi che vanno dalle guerre alle mafie fino all'emigrazione.
Divertimento e musica popolare domenica 19, per la serata di chiusura della festa con Le papole, show band palermitana, sull’onda di Elio e le storie tese, che spazia dal rock al surf fino al punk rock, e i Carmina Solis, compagnia di canto popolare composta da cinque elementi provenienti dalla provincia di Messina ed attivi da circa dieci anni. Il Prc ha anche indetto un bando di concorso per la realizzazione del marchio per la Festa di liberazione 2004. La partecipazione è aperta a tutti ed il bando è disponibile oltre che alla festa anche presso la sede del Prc, in via Enrico Albanese 19, Palermo.
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