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Mentre noi restiamo bloccati, loro litigano: è scontro sulla Palermo-Catania, che succede

Acceso botta e risposta tra il presidente della Regione e l'Anas sulle soluzioni per ridurre il traffico in autostrada. Nel frattempo le code chilometriche restano

Balarm
La redazione
  • 30 giugno 2025

Traffico sulla Palermo-Catania

Il caos sull'autostrada Palermo-Catania non fa impazzire solo gli automobilisti. Ma fa di più: litigare anche chi questo "inferno" dovrebbe risolverlo. E visto che si va incontro a giornate di traffico da "bollino rosso" per le vacanze estive, qualche preoccupazione è lecito che sorga.

Ad arrivare ai ferri corti sono la Regione Siciliana e l'Anas, che si sono attaccate vicendevolmente in un botta e risposta che non fa proprio ben sperare. Anche perchè, tensioni a parte, quello che interessa a cittadini e turisti è che venga risolto in qualche modo il problema del traffico.

Eppure nel weekend, proprio mentre in autostrada gli automobilisti facevano i conti con ben 4 km di code tra Altavilla Milicia e Bagheria, per raggiungere Palermo, il presidente della Regione Renato Schifani, che è commissario straordinario per i lavori sulla A19, e l'Anas si scontravano a suon di dichiarazioni a mezzo stampa.

Andiamo con ordine. Venerdì pomeriggio (27 giugno) si è svolto un incontro in prefettura a Palermo proprio sull'emergenza della Palermo-Catania, durante il quale Schifani ha chiesto come soluzione possibile la creazione di un bypass all’altezza di Bagheria, da attivare solo la domenica, dalle 15.00 alle 22.00, in modo da creare, sulla carreggiata in uscita da Palermo, una seconda corsia di marcia verso il capoluogo, mitigando così le code nelle ore di maggiore traffico di rientro.

Un'ipotesi, quella del bypass, che Anas ha definito come non particolarmente utile e ha ritenuto non fattibili o non attuabili per ragioni tecniche alcune soluzioni. L'azienda ha posto come unica alternativa possibile quella di deviare, in caso di necessità (code di oltre 7 km o in situazioni di emergenza) il traffico sulla Strada statale 113.

Una presa di posizione che ha fatto infuriare Schifani che ha definito Anas "poco collaborativa". «È paradossale che, nonostante queste problematiche siano discusse da settimane – ha detto il presidente della Regione – l’Anas non si sia minimamente premurata di verificare in maniera preventiva la possibilità di realizzare l’ipotesi del bypass avanzata durante la riunione.

Chiediamo all’azienda, pertanto, un cambio di passo immediato. Servono responsabilità, visione e capacità di adattamento. Per chi come noi è impegnato ogni giorno a contrastare le emergenze, non è possibile pensare che i vertici regionali di Anas siano in ferie demandando a terze linee la gestione.

La Regione farà sentire la propria voce in tutte le sedi - ha alzato i toni Schifani -, anche a livello ministeriale, avanzando la richiesta della rimozione del responsabile di Anas Sicilia che continua a dimostrare scarso senso di collaborazione istituzionale nei confronti del ruolo del commissario e nei confronti dei siciliani.

In queste settimane, infatti - ha aggiunto -, gli utenti stanno affrontando disagi e lunghe code a causa di una pianificazione sbagliata dei lavori da parte dell’azienda, che ha dato il via a due cantieri contigui proprio alle porte di Palermo, e per di più in un periodo di traffico particolarmente intenso come quello estivo. La mancata attivazione del bypass rischia di aggravare sempre di più una situazione già critica in previsione del traffico di rientro».

Non si è lasciata attendere molto la risposta di Anas, che è intervenuta attraverso la Rappresentanza dei Dirigenti dell'azienda, che ha ritenuto le dichiazioni di Schifani «gravi e inaccettabili». «Assistiamo attoniti al proditorio e ripetuto attacco da parte delle istituzioni regionali, le quali prima hanno sollecitato le dimissioni del Subcommissario Anas nominato per la gestione dei lavori in corso lungo tutta l’Autostrada e, oggi, sono giunte a sostenere che “la Regione farà sentire la propria voce in tutte le sedi, anche a livello ministeriale, avanzando la richiesta della rimozione del responsabile di Anas Sicilia…”.

La Rappresentanza ha espresso «immediata solidarietà ai colleghi della Struttura territoriale Sicilia e il pieno sostegno all’azione dell’amministratore delegato, Claudio Andrea Gemme, certa che il vertice aziendale saprà adoperarsi al meglio per favorire il ripristino delle giuste condizioni di collaborazione tra Anas e le istituzioni locali».

Il botta e risposta è andata avanti anche ieri (domenica 29 giugno), proprio nella giornata di caos più intensa con 4 km di code per rientrare verso Palermo: «Una replica stucchevole - ha replicato a sua volta Schifani -, che preferisce arroccarsi a difesa dell’apparato, piuttosto che assumersi la responsabilità storica di una gestione che ha lasciato per troppi anni l’autostrada Palermo-Catania in condizioni inaccettabili per una Regione che aspira alla normalità infrastrutturale. Anas chieda scusa ai siciliani». Insomma attacchi più che accesi.

Eppure stamattina, lunedì 30 giugno, i toni sembrano essere più distesi. In una note il presidente della Regione ringrazia, tra i tanti, anche l'Anas, perchè «la giornata di emergenza sulla A19 di ieri (domenica 29 giugno, ndr) è stata affrontata con prontezza ed efficacia grazie a una sinergia operativa tra prefettura, polizia stradale, protezione civile regionale e Anas, che ha garantito assistenza continua agli automobilisti in difficoltà. Il dispositivo di intervento, attivo e ben visibile lungo l’asse autostradale e sulla statale, ha operato in costante raccordo, assicurando risposte tempestive anche nei momenti più complessi».

Tra gli interventi più significativi, il soccorso a una famiglia con una bambina piccola, accompagnata in sicurezza all’Ospedale dei Bambini di Palermo e lo spegnimento immediato di un principio di incendio da parte della protezione civile, su una scarpata attigua alla carreggiata. I volontari erano anche pronti per la distribuzione di acqua agli automobilisti in attesa, fortunatamente non necessaria.

«Il sistema di assistenza - afferma Schifani - ha funzionato grazie al coordinamento costante tra le istituzioni. La presenza della Regione e dello Stato è stata concreta e i cittadini lo hanno percepito».

Il presidente, nella qualità di commissario straordinario per la A19, ha ribadito comunque la necessità di una più attenta programmazione degli interventi infrastrutturali, auspicando un dialogo più stretto con Anas per ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti.

«Comprendiamo le difficoltà tecniche e operative che comporta la gestione di una rete complessa come quella autostradale siciliana – ha sottolineato Schifani – ma riteniamo indispensabile una pianificazione più oculata, specialmente nei periodi di massima mobilità. È fondamentale che ogni decisione venga condivisa preventivamente con la struttura commissariale, nell’interesse di una collaborazione istituzionale proficua e trasparente».
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