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Mercato coperto di Ballarò, ci siamo quasi: il debutto della nuova piazza sempre più vicino

Un vero segnale che dà speranza non solo ai mercanti ma alla città intera, nell’ottica di una rivalutazione e messa in regola dei mercati storici di Palermo. Le ultime novità

Balarm
La redazione
  • 11 giugno 2021

Il mercato coperto di Ballarò

È iniziato il vero conto alla rovescia per l'apertura del nuovo mercato coperto di Piazza del Carmine a Ballarò. Un altro passo (burocratico) è stato completato rendendo sempre più vicino il debutto dello storico mercato di Palermo.

Dopo l'approvazione della delibera della giunta, infatti, l'istituto autonomo case popolare ha consegnato al Comune l'area del primo mercato al coperto, con l'obiettivo di regolarizzare le botteghe presenti da sempre nel mercato.

«Con questo atto - dichiarano il vice sindaco Fabio Giambrone e l’assessora alle Attività Economiche, Cettina Martorana - il Comune mira a ripristinare le strutture realizzate nella seconda metà dell’Ottocento e dismesse negli anni ’70, a causa delle cattive condizioni di manutenzione in cui versavano.

Il progetto, tenendo conto dell’attuale crisi dei mercati storici, aggravata da questa ormai prolungata fase emergenziale, si propone di riorganizzare in maniera funzionale gli spazi adibiti alla vendita, costituendo un valore aggiunto e un’attrattiva turistica».

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Le due strutture previste, che costituiscono aree coperte delle attività di commercio, si trovano nella piazza del Carmine, su suolo pubblico, e accoglieranno le attività del mercato storico, eliminando le attuali bancarelle che impediscono la completa visualizzazione dei fronti della piazza.

Il progetto, riproponendo la tipologia dei mercati coperti storici, è stato rivisitato in chiave contemporanea tramite elementi in ferro, legno e lamiera, dando dignità all’area centrale del mercato, che potrà essere anche utilizzata per eventi di natura culturale e ricreativa quando le attività del mercato sono chiuse, costituendo altresì luogo aggregativo per l’intero quartiere, oltre che uno spazio di promozione per il mercato stesso attraverso dei piccoli info-point.

Il progetto prevede infine la ripavimentazione della piazza con il recupero di tutte le basole storiche.

Per il presidente della I Circoscrizione Massimo Castiglia, adesso «entra nel vivo il processo di regolarizzazione e rilancio del mercato storico di Ballarò.

Era luglio 2017 quando lo IACP propose alla Prima Circoscrizione del Comune di Palermo e all'assemblea pubblica SOS Ballarò un progetto per la costruzione di case popolari e di opere di pubblica utilità. Con la delibera di questi giorni approvata dalla Giunta comunale si garantisce la continuità "umana" sui futuri banchi del mercato. Adesso chiediamo al Consiglio comunale di fare la sua parte».

Adesso infatti il regolamento verrà sottoposto al Consiglio comunale per la sua approvazione. I passi successivi riguarderanno i cosiddetti mercatari che dovranno affrontare un percorso per ottenere il suo pubblico e regolarizzarsi.

Di fatto basterà dimostrare di lavorare a Ballarò prima del 1995. Se dopo la regolarizzazione dei mercatari già presenti da tempo, rimanessero ancora altri spazi, il Comune farà un bando per assegnare gli spazi ad altri.

Se tutto procede al meglio, in autunno dunque le botteghe potrebbero essere al loro posto al coperto.

Saranno 32 le attività che troveranno posto nel nuovo "mercato grande", mentre saranno 9 quelle presenti al "mercato piccolo".

Il progetto - un vero segnale che dà speranza non solo ai mercanti ma alla città intera, nell’ottica di una rivalutazione e messa in regola dei mercati storici - vede coinvolti lo Iacp (Istituto assegnazione case popolari), la Prima Circoscrizione, l'associazione Mercato Storico Ballarò, l'Università degli Studi di Palermo con il Darch e il dipartimento di Ingegneria, e l’associazione Sos Ballarò.

L'area mercatale coperta comprenderà oltre ai box per la vendita di carne, pesce e frutta (tutti in ferro e lamiera grigliata colorata) altri due spazi destinati a una caffetteria e a un infopoint.
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