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Mostre, cortei, raduni, teatro: tutti gli eventi per Peppino Impastato 40 anni dopo

È stato ucciso dal boss Badalamenti 40 anni fa a Cinisi: un attentato coperto dai depistaggi di cui ancora si parla. Tutte le iniziative dell'8, 9, 10 e 11 maggio

Balarm
La redazione
  • 8 maggio 2018

Peppino Impastato

Nel Quarantesimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, il 9 maggio del 1978, viene ricordato con vigore il messaggio che il giovane siciliano rivoluzionario ha lasciato alle generazioni contemporanee e successive: tenere la schiena dritta attraverso la cultura, per la libertà di tutti.

Dal primo fino all'11 maggio sono tante le occasioni di incontro tra premi, cortei, mostre e spettacoli che mangengono vivo l'impegno civile e di lotta politica che comunque tutto l'anno viene diffuso a Casa Memoria raccontando la storia di Peppino a tanti ragazzi e ragazze.

Martedì 8 maggio si parte con gli stand, i laboratori e l'animazione già dal mattino in piazza piazza Vittorio Emanuele Orlando a Cinisi a cura delle Associazioni aderenti al Quarantesimo anniversario e alle 16 in aula Civica il convegno “Mafia e Antimafia dagli anni Settanta a oggi”, a cura del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”.
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Si parla del depistaggio, dei modelli d'azione della mafia e naturalmente delle evoluzioni del fenomeno mafioso fino alla presentazione “No Mafia Memorial: A che punto siamo" per continuare alle 19 con a Casa Memoria con la premiazione del campionato di calcio “Memorial Peppino Impastato IV edizione" e alle 21 con la musica nell'atrio comunale.

Il giorno clou è mercoledì 9 maggio che inizia alle 10 con il Presidio al Casolare per la premiazione vincitori del Bando dedicato alle suole tra animazioni e interventi musicali.

Alle 16 il corteo che parte dalla storica sede di Radio Aut a Terrasini per giungere a Casa Memoria Felicia e Peppino impastato a Cinisi: qui si svolgeranno gli interventi conclusivi ed un collegamento con la famiglia di Giulio Regeni e l'avvocato Alessandra Ballerini.

In ricordo del giornalista e attivista sono state organizzate diverse mostre in diversi spazi: dalla ex casa dei Badalamenti a Radio Aut si va dalle fotografie di Letizia Battaglia alle videoproiezioni.

Nell'aula civica di Cinisi ecco allestite "Le strade dell’apartheid" un progetto de I poeti Troiani con le fotografie di Luca Greco, "Nzemmula – Ritratti per la Libertà" con gli scatti di Caterina Blunda, Pino Manzella, Nicola Palazzolo e Massimo Russo Tramontana, la collettiva di artisti vari "Cartoline per la libertà" nata dall’iniziativa "Cartoline per la libertà, #emilianolibero #liberitutti" ideata da Silvia Russo e infine "9 Maggio 1978 – Le Verità Negate" con le fotografie di Paolo Chirco.

All'esterno dell'aula civica invece è allestita "Emigrazioni, migrazioni e conflitti mondiali" a cura di Pino Dicevi con l'associazione Peppino Impastato.

A Casa Memoria ecco la videoinstallazione "Munnizza": si tratta di un corto illustrato dedicato a Peppino Impastato e a sua madre Felicia per un progetto Cactusfilm/Unatandemartalicio.

In quella che fu la casa dei Badalamenti sono allestite le foto del concorso "Guido Orlando 2018 – Premio Peppino Impastato" nella mostra "I diritti negati" a cura di CMI e AsaDin.

In piazza Vittorio Emanuele Orlando "Gestione risorse idriche di ieri … e di oggi" a cura di Pino Dicevi, Gioacchino Cusimano e Federico Calvi con l'associazione Peppino Impastato e nella sede del Margaret Cafè "Seduto se ne stava e silenzioso ..." le opere di Pino Manzella.

Partecipa il Museo D'Aumale con “Foto di Pace e Guerra a Palermo" con gli scatti di Letizia Battaglia, "77" con le fotografie di Tano D’Amico e "#uominieterra" con quelle di Francesco Seggio e nella ex sede di Radio Aut ecco invece "R-esistenze" fotografie di Giulio Di Meo.

L'indomani, giovedì 10 maggio è organizzato a partire dalle 8.30 un raduno in vespa da Cinisi a Corleone fino a Portella della Ginestra, per riappropriarsi di quei luoghi in cui per anni i diritti sono stati negati per volontà di boss come Provenzano, Riina e Bagarella.

Infine, venerdì 11 alle 21, nel casolare oggi centro sociale intitolato al piccolo Di Matteo viene messa in scena la pièce teatrale “Lamentu per la morte di Peppino Impastato” scritto da Valeria Siracusa con la regia di Roberto Greco.

"Lamentu" racconta la storia di Peppino Impastato. La voce narrante è di Marika Pugliatti mentre il commento musicale è composto da Lello Analfino oltre che da brani di artisti che lo stesso Peppino Impastato trasmetteva da Radio Aut assieme ai suoi compagni di lotta.
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