Nella città più piccola d'Italia non accadeva da mezzo secolo: benvenuta "Stella di mare"
Il comune siciliano ora è in festa. Il medico di turno alla guardia medica ci racconta la notte in cui finalmente è nata Miriam. Una storia di dolore e speranza

Sumar è una giovane donna proveniente dalla Guinea Bissau, stato dell’Africa Occidentale che risulta essere uno dei 20 paesi più poveri al mondo.
Nel suddetto stato africano, la condizione della donna è ulteriormente svantaggiata a causa di una marcata disparità di genere ma anche da notevolissime difficoltà nell’accesso all’istruzione e dall’essere sottoposte a brutali pratiche tradizionali come matrimoni precoci forzati e mutilazione genitale femminile.
Così le traversate diventano speranze costruite, futuro ricercato e vita che cambia anzi che nasce. Perché è stato appena 4 giorni dopo il suo arrivo che Sumar ha dato alla luce una speranza, una nuova vita, Miriam, regalo e dono per la più piccola città d’Italia, Comitini.
La ragazza di nazionalità africana, arrivata a Lampedusa era stata inserita il 13 agosto all’interno dei progetto SAI di Comitini, dell’Associazione Culturale Cometa.
Diversi sono stati i controlli alle quali la donna si è sottoposta per monitorare la gravidanza ma nulla lasciava presagire che da lì a qualche giorno, ed esattamente alla 35esima settimana di gravidanza, Miriam sarebbe nata proprio a Comitini.
La notte del 17 agosto infatti, la ragazza di nazionalità africana, sorretta da due amiche si era recata presso la Guardia Medica della piccola città, dopo la rottura delle acque.
Il dottore di turno Salvatore Natalello, avendo capito immediatamente la situazione aveva chiamato il servizio d’emergenza per contattare l’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
Si è accorto subito che nonostante l’intervento tempestivo del personale sanitario, la culla della piccola sarebbe stata proprio la Guardia Medica comitinese.
Il travaglio in corso della primipara e l’evoluzione rapida del parto hanno fin da subito fatto comprendere al dottore che, la nuova vita sarebbe nata prima dell’arrivo del personale sanitario e così è stato.
Attorno alle 3 di notte infatti è nata Miriam, una nuova vita che come riferisce il dottor Natalello «è stata coperta con dei lenzuolini, stava bene e che successivamente è stata trasportata con una barella e la coperta termica in ospedale».
Ad attenderla con grande gioia c'era anche Annalisa Tornambe la referente di Cometa che felice e commossa racconta la vicenda di Miriam e della sua mamma come «una storia molto bella, una notizia gioiosa che ha rallegrato i cuori» e che è stata accolta dalla città di Comitini con grandissima gioia.
La stessa gioia manifestata dal sindaco Nigrelli che ha espresso il desiderio di fare visita alla mamma e alla sua piccolina e anche di convocare il dottor Natalello per esprimergli un doveroso grazie per la sua grande professionalità.
Miriam diventa quindi una nuova boccata d’ossigeno per la piccola città di Comitini, un nuovo arrivo e dopo 51 anni sicuramente è un racconto da scrivere nella storia di una città che diventa sempre di più un luogo di accoglienza e di speranza per chi arriva e per chi merita un futuro migliore.
La storia di chi arriva e la storia di chi accoglie, ruotano all’interno di una relazione che danza da un lato, tra risorse nuove e utili per i nostri luoghi e dall’altro di speranze che profumano di mare; a tal riguardo l’etimologia del nome di Miriam sembra proprio cogliere appieno il senso.
L’interpretazione più diffusa collega il nome di Miriam a quello di Maria proprio “stella del mare”, quel mare che chiede aiuto e dal quale dopo traversate estenuanti raccogliamo fughe, vissuti e speranze che si possono trasformare in fiocchi rosa, gioie e in nuove pagine nella storia dei comuni siciliani che tra le stradine notturne silenziose, che non possono non festeggiare per l’arrivo inaspettato di nuovi doni.
Benvenuta piccola, stella di mare.
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