SPORT

SLINK
HomeAttualitàSport

Palermo guarda a Euro 2032: corsa contro il tempo (e polemiche) per lo stadio

Grande opportunità per la città, ma ci sono importanti lavori da fare al Barbera e una tabella di marcia da rispettare. Intanto il progetto accende lo scontro politico

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 19 novembre 2025

Stadio Renzo Barbera a Palermo

Continua la corsa verso Euro 2032 per lo stadio "Renzo Barbera" di Palermo. Una vera e propria lotta contro il tempo per la società rosanero e per l’amministrazione comunale, che mirano a inserire l’impianto di viale del Fante tra i cinque stadi italiani selezionati per ospitare il prestigioso evento calcistico che l’Italia organizzerà insieme alla Turchia.

Ad oggi, tra i principali impianti del calcio italiano, solo l’Allianz Stadium di Torino – casa della Juventus – sembra soddisfare appieno i criteri UEFA, pur non disponendo della capienza necessaria per una finale. Altri stadi storici, come il Diego Armando Maradona di Napoli, l’Olimpico di Roma o il Meazza di Milano (ai più conosciuto come San Siro), versano in condizioni strutturali non ritenute adeguate a un evento di questa portata. Ed è proprio in questo scenario che si apre una potenziale opportunità per Palermo.

Il tavolo tecnico dedicato al progetto è operativo dal 28 agosto, mentre il 10 settembre il Comune ha formalizzato l’interesse a partecipare alla selezione delle città candidate. La tabella di marcia sembra essere già tracciata: entro l’1 dicembre dovrà essere redatto il documento di fattibilità delle alternative progettuali, che sarà presentato al Comune entro il 9 dicembre. L’avvio dei lavori, dopo un iter burocratico che occuperà tutto il 2026 tra verifiche, presentazioni e approvazioni, è previsto per i primi giorni di gennaio 2027.

Indipendentemente dall’esito della candidatura del “Renzo Barbera” tra gli stadi selezionati, sono state fissate due date chiave per il futuro del calcio (e non solo) a Palermo: il 28 agosto 2026 sarà la data della scadenza per l’assegnazione dell’appalto e il 5 gennaio 2027 quella di avvio lavori per dare alla città il suo nuovo stadio.

Sulla questione stadio, negli ultimi mesi non sono mancate le perplessità dell’opposizione, i cui dubbi rappresentano una delle principali cause del rallentamento dei vari sviluppi burocratici. Recentissimo, infatti, un comunicato firmato dai consiglieri Forello (OSO), Miceli (Progetto Civico Italia) e Di Gangi (PD), nel quale viene fortemente criticata la gestione del dossier stadio da parte dell’amministrazione comunale: «La gestione della giunta Lagalla sullo stadio Renzo Barbera si sta rivelando un fallimento su tutta la linea: l’ambizioso progetto di una concessione novantennale per il nuovo stadio è naufragato, sostituito in fretta e furia da un rinnovo di soli 6 anni che, oltre a essere un ripiego al ribasso, presenta gravi vizi di legittimità».

«Dall’audizione – continua il comunicato - sono emersi dettagli allarmanti sulla procedura seguita dall'amministrazione: la Ragioneria Generale e il Controllo Analogo non sarebbero stati coinvolti nella fase istruttoria, nonostante la delicatezza economica della pratica; si continuerebbe inoltre a trattare lo stadio come una semplice “concessione di beni”, ignorando che giurisprudenza e ANAC lo inquadrano come “concessione di servizi pubblici a rilevanza economica”; infine, verrebbero firmati accordi che consentono investimenti “al buio”, senza un piano a lungo termine e senza quelle garanzie di durata necessarie per un reale restyling dell’impianto».

Immediata la replica del sindaco Lagalla che, con una nota dai toni molto accesi, ha dichiarato: «Ancora una volta alcuni esponenti dell’opposizione cercano di mettere in cattiva luce il lavoro dell’amministrazione sullo stadio Renzo Barbera, un impianto simbolo della città che per anni è stato trascurato e sul quale oggi stiamo finalmente costruendo una prospettiva nuova e concreta. Parlano di scorciatoie e pasticci, ma dimenticano – o fingono di dimenticare – che la possibilità di rinnovare la concessione era stata prevista e deliberata proprio dal Consiglio comunale nel 2020».

Nella stessa nota, il sindaco ha inoltre precisato che «l’articolo 29 del rinnovo si limita a riconoscere la facoltà per il Palermo FC di presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica finalizzato all’ammodernamento del Barbera. Ma è bene chiarire che questa possibilità esisterebbe comunque, con o senza quell’articolo: nulla cambia né nella sostanza della concessione né nei diritti della società di avanzare una proposta per una gestione pluriennale dell’impianto».

Ma non sarà soltanto il Renzo Barbera ad avere bisogno di interventi se Palermo vuole ambire ad essere una delle città selezionate. È impossibile ignorare il fatto che un evento di queste dimensioni porti con sé un massiccio flusso di turisti provenienti da tutta Europa. La domanda che sorge spontanea è dunque: Palermo è pronta ad accoglierli?

Se il capoluogo siciliano vuole realmente competere con le altre città candidate, deve essere in grado di accogliere l’ingente flusso di tifosi e turisti previsto per un evento di tale portata. Tra i criteri di valutazione UEFA rientra infatti anche la qualità del trasporto pubblico, fondamentale per garantire collegamenti rapidi tra aeroporto, stazioni ferroviarie e zona stadio. È quindi prevedibile che l’amministrazione punti con decisione sull’accelerazione delle tratte A Nord e B del progetto tram, così come sull’anello e sul passante ferroviario, oltre a un potenziamento dei servizi attualmente esistenti.

Insomma, una partita che non riguarda solo i lavori legati allo stadio, ma l’intera città di Palermo. Per poter ospitare un evento di questo tipo, il Comune di Palermo (nella sua interezza) e il Palermo FC dovranno lavorare in perfetta sinergia, in modo da poter regalare al capoluogo siciliano le stesse emozioni di quel celebre Mondiale che l’allora stadio della Favorita ospitò nel ’90.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI