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Per la linea C del tram c'è una nuova data: quando partono i lavori a Palermo

È vicino il via ai lavori della tratta, che attraversando via Ernesto Basile e Corso Tukory collegherà l'attuale linea 4 alla stazione centrale. Lo dice a Balarm il Rup dell'opera

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 4 dicembre 2025

Un tram a Palermo

Dopo mesi di rinvii dovuti alle ultime approvazioni, sembra ormai cosa fatta: i lavori della Linea C del tram inizieranno a gennaio 2026. La tratta, che si collegherà all’attuale linea 4 attraversando parte di viale Regione Siciliana, via Ernesto Basile e Corso Tukory fino a raggiungere la stazione centrale, è dunque vicina al tanto atteso avvio del cantiere. A confermarlo è il Rup del "Sistema tram Palermo", l’architetto Alessandro Augello.

«Come già concordato e stabilito dall’assessore Carta, l’inizio dei lavori della tratta C è previsto per gennaio e stiamo facendo il possibile affinché vengano avviati proprio nei primi giorni del 2026 - dice Augello ai microfoni di Balarm - Attendiamo ancora il parere del ministero, che avrebbe dovuto riunirsi a novembre, ma ciò non è avvenuto. Ci auguriamo che la riunione avvenga entro metà dicembre, dato che abbiamo quasi tutti i pareri necessari. Il Ministero – comprensibilmente, vista la mole di casi da gestire in tutta Italia – ha fatto slittare l’avvio, ma adesso mi sento di dire al 100% che i lavori partiranno a gennaio».

A eseguire i lavori è la Sis Spa. Come già spiegato in diversi articoli precedenti, la linea C stravolgerà l'assetto di via Ernesto Basile, che sarà completamente rigenerata. I binari saranno posizionati al centro delle due carreggiate, motivo per cui si è deciso di rimuovere il viale alberato centrale.

Entrambi i lati della carreggiata verranno completamente riprogettati: saranno realizzati nuovi percorsi pedonali, piste ciclabili e due giardini lineari.

Altra modifica sostanziale riguarda lo svincolo Basile, ossia quello che collega via Ernesto Basile con la circonvallazione. In corrispondenza del quale, già oggi non idoneo a smaltire il traffico rilevato nelle ore di punta, è previsto di sostituire l’attraversamento sul ponte con un doppio tunnel sotterraneo. Dunque, in questo punto, il tram passerà in sotterranea, grazie alla realizzazione di una galleria tranviaria. Una soluzione che dovrebbe essere utile a evitare ulteriori restringimenti della strada e interferenze con il traffico veicolare.

Secondo quanto definito nel cronoprogramma, gli interventi dovrebbero avere una durata totale di 35 mesi. Quindi, iniziando a gennaio 2026 dovrebbero terminare non oltre i primi mesi del 2029.

Parallelamente all’imminente avvio della tratta C, è stata chiusa la gara d’appalto relativa alle tratte E1, E2 Sud e F, che estenderanno i binari verso le zone dello Zen e del Foro Italico.

Le tre linee appaltate sono infatti quelle che collegheranno viale Croce Rossa con Francia (E1) e quest'ultimo con lo Zen (E2 Francia-Zen), passando per viale Strasburgo e via Lanza di Scalea. La terza è invece la tratta Crispi-Foro Italico, ossia quella che collegherà Giachery con la stazione centrale, passando da via Crispi/Foro Italico e via Lincoln, arrivando fino al capolinea di via Balsamo.

Ad aggiudicarsi l'opera, per un importo di circa 144 milioni di euro, è stato il raggruppamento di imprese guidato dalla D'Agostino Costruzioni Generali (la stessa che lavora all'anello ferroviario), con altre due aziende Elus e Neocos, che eseguiranno i lavori.

In merito, l’architetto Augello ha aggiunto: «Per le linee E1, E2 Sud e F abbiamo aggiudicato l’appalto con determina. Il contratto sarà firmato entro il 31 dicembre. Subito dopo, la ditta incaricata avvierà la progettazione esecutiva e i relativi rilievi tecnici. Sarà nostra cura coordinare la coesistenza dei diversi appalti, compresi quelli delle tratte A e B, che si trovano anch’esse nella fase di rilievi preliminari. Pur operando in zone differenti della città, esistono punti di contatto - come quelli tra tratta A ed E1 o tra tratta B ed F - che richiedono una gestione coordinata».

L’architetto ha inoltre fornito alcuni chiarimenti sulle tratte del progetto complessivo rimaste escluse dai finanziamenti, come la tratta D, che arriverebbe fino a Bonagia, la E Nord e la G, che porterebbero rispettivamente a Mondello e a Sferracavallo:

«Il Consiglio comunale ha stabilito che la tratta D fosse prioritaria, poiché collega un’area particolarmente sconnessa della città. Tuttavia, la complessità dell’iter autorizzativo - che prevede la Valutazione di Impatto Ambientale (e la costruzione di un nuovo ponte sull'Oreto, ndr) a differenza delle altre tratte - ha rallentato l’ottenimento dei pareri necessari.

Per non perdere ulteriormente tempo, vista la scadenza del finanziamento fissata al 31 dicembre, abbiamo dovuto procedere con le gare per E1, E2 Sud e F escludendo momentaneamente la D. Quest’ultima, insieme alla E Nord e alla G, è ora oggetto di una richiesta di finanziamento presentata lo scorso maggio, con l’obiettivo di reperire le risorse per completare il sistema tranviario senza lasciare il sistema monco. È chiaro che, più i lavori avanzano, maggiore sarà la nostra priorità nel ricevere ulteriori fondi dal Ministero».

La città di Palermo potrebbe dunque essere vicina a dotarsi finalmente di una rete tranviaria completa, integrata e sostenibile, capace di migliorare sensibilmente la mobilità urbana e la qualità degli spostamenti dei cittadini.
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