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"Perdiamo" un'ora di sonno ma le giornate sono più lunghe: quando torna l'ora legale

Il consueto appuntamento con la primavera sta per arrivare. Prepariamoci anche quest'anno a spostare le lancette dell'orologio di un'ora in avanti. Ecco da quando

Balarm
La redazione
  • 14 marzo 2022

È una convezione da sempre al centro di dibattiti tra chi vorrebbe abolirla e chi mantenerale. E anche quest'anno tocca farci i conti. Parliamo della amata-odiata ora legale, un argomento da sempre oggetto di discussione che accompagna quel periodo dell'anno che anticipa la primavera.

Intanto, finchè le regole non cambiano, tocca conviverci. Se da una parte, il nuovo orario porta a un maggior risparmio energetico, grazie alla presenza della luce naturale, dall’altra gli effetti sul proprio corpo potrebbero farsi sentire.

Dunque, prepariamoci anche quest'anno a "perdere" un'ora di sonno e a spostare le lancette dell'orologio di un'ora in avanti (anche se smartphone e accessori elettronici si aggiornano da soli) nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo.

Un cambiamento che ci porta a dormire di meno ma che ci regala un'ora di luce e quindi giornate più lunghe.

Per ridurre gli eventuali disturbi legati al sonno potrete quindi abituare l’organismo all’imminente cambiamento, ad esempio andando a letto prima del solito, o mangiando di meno e aumentando l’attività fisica.
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Ma come nasce l'ora legale?

Si tratta di una convenzione ipotizzata per primo dal presidente degli Usa, Benjamin Franklin, nel 1784, quando propose di spostare le lancette in estate per risparmiare sull’uso delle candele.

Ma è soltanto durante la Prima Guerra Mondiale che la camera dei Comuni di Londra decise di adottare il British Summer Time. Altri Paesi, tra cui l’Italia, seguirono l’esempio del Regno Unito consentendo enormi risparmi di energia elettrica.

In Italia l’ora legale venne poi riadottata durante la seconda guerra Mondiale per poi essere abolita. Venne di nuovo adottata nel 1966 e da allora è sempre rimasta.

L'ora legale è la convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi di un Paese per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo.

Di contro, il termine ora solare si riferisce all'orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche «ora civile convenzionale».
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