ATTUALITÀ
Pugili palermitani a Gaza insegnano la boxe alle ragazze per sopravvivere all'assedio
Riscatto sociale, libertà e benessere psicofisico: questi alcuni dei motivi che spingono i boxisti ad aiutare i palestinesi, vittime di gravi traumi post bombardamenti
Un'immagine del progetto "Boxe contro l'assedio"
Da settembre del 2018 è partito un progetto di formazione in ambito sportivo che ruota attorno ai benefici della boxe come strumento di riscatto sociale, di libertà e di benessere psicofisico.
I palestinesi sono vittime di traumi post bombardamenti, soffrono di disturbi del sonno e della memoria, iperattività, difficoltà di concentrazione e uno stato di perenne ansia, la boxe è risultata essere una buona terapia per attutire queste ferite dell'anima. Attraverso testimonianze raccolte sul posto il Ciss ha avuto modo di valutare quanto la pratica di questo sport sia in grado di infondere coraggio, specie ai più piccoli, contribuendo a combattere le paure.
Il progetto “Boxe contro l'assedio”, attivo dal 2018, è promosso dall’Ong Ciss - Cooperazione Sud Sud. Le condizioni degli ambienti adibiti alle attività agonistiche a Gaza sono precarie, gli atleti hanno solo una decina di paia di guanti che utilizzano a turno. Non hanno fasce, né paradenti e, a causa dell’occupazione israeliana, non hanno alcuna libertà di movimento: è quindi loro vietata la possibilità di uscire dalla Striscia di Gaza per confrontarsi con i pugili dalle altre parti del mondo.
Nell’ultimo anno grazie ai professionisti delle palestre popolari che man mano hanno aderito al progetto, il Ciss ha organizzato momenti di formazione e allenamento tra pugili italiani e i pugili palestinesi. Il sogno è l’organizzazione di un match nella Striscia di Gaza. Ecco perché è partita una raccolta dei materiali sportivi, che da Nord a Sud sta coinvolgendo realtà di tutta Italia creando così una rete nazionale tra palestre popolari e atleti professionisti.
A Palermo c'è stato un appuntamento sabato 4 maggio al quale sono invitate a contribuire tutti con il dono di attrezzature (guantoni, paradenti, fasce e caschetti ecc.) che verranno consegnate a Gaza durante il prossimo viaggio. Ma nel capoluogo siciliano la raccolta di materiale sportivo contuinua alla Casa della Cooperazione (via Ponte di Mare 45).
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