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Se lo sai inizia a brindare: perché San Martino è la festa dei cornuti, pure in Sicilia

​​​​​​​Si tratta di una ricorrenza dotata di grande fascino per coloro che studiano come nascono e si sviluppano le tradizioni popolari. Vi spieghiamo di cosa si tratta

Balarm
La redazione
  • 11 novembre 2023

Un giorno di festa dal sapore amaro. L'11 novembre, giorno di San Martino, viene ricordato anche come la "Festa dei cornuti". Per molti non c'è niente per cui brindare, per altri forse è un modo per scacciare via i fantasmi di una relazione ormai finita. Altri non ne vogliono proprio sapere e si sono già buttati tutto alle spalle.

Comunque, se virtualmente vi sentite più alti di alcuni centimetri, non disperate. Potete consolarvi in questo giorno dedicato a voi. Ma cerchiamo di capire meglio perchè l'appuntamento con San Martino ha anche queste sfumature pagane.

L'11 novembre, come accade ogni anno, la festa religiosa è dedicata a San Martino di Tours, ma anche ai cosiddetti "becchi" cioè la celebrazione dedicata alle persone tradite.

Si tratta di una ricorrenza dotata di grande fascino e legata indissolubilmente ad ancestrali tradizioni popolari. Anche se ancora nessuno è stato in grado di fornire dati sufficienti per dare una risposta definitiva in questo senso, sul tavolo ci sono molte ipotesi che circolano intorno alla sua origine.
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Andiamo con ordine.

Una delle supposizioni più consolidate lega la nascita della "Festa dei cornuti" alle fiere del bestiame che si tenevano in questo periodo dell'anno. Molti animali presenti erano dotati di corna e inoltre uno dei nomi del maschio della capra, o della pecora, è proprio becco.

Oltre alla mera corrispondenza delle parole pare che in queste occasioni gli uomini partecipassero a questi eventi lasciando le moglie a casa. Lasciando adito a supposizioni e pettegolezzi su cosa accadesse durante i giorni di fiera in cui il vino scorreva a fiumi e di conseguenza i comportamenti licenziosi diventavano più frequenti.

Dunque cornute sarebbero state le donne in attesa del ritorno dei mariti. O anche questi ultimi, impossibilitati a tenere d'occhio le consorti e quindi traditi "a causa delle corna delle bestie".

Non è chiaro quale delle due versioni sia la più giusta (forse entrambe).

Un'altra cosa da non sottovalutare e il potere dei numeri, a cui facciamo spesso affidamento e che anche in questo caso sembrano non essere marginali rispetto al tema di cui ci stiamo occupando.

Alcuni sostengono infattio che la "Festa dei cornuti" sia in qualche modo legata alla Kabbalah. L'immagine delle corna richiamerebbe infatti il numero 11, riferibile al termine "Dibah" (pettegolezzo, calunnia) e "Zad" (malvagio, insolente).

Secondo un'altra ricostruzione, la festa dei cornuti sarebbe da ricollegare ai riti pagani di origine celtica, che si concludevano a ridosso dell'11 novembre e che prevedevano celebrazioni a dir poco promiscue.

Anche in questo caso, i frequenti tradimenti avrebbero saldato un collegamento mentale con il corno potorio, cioè il corno di un bovide utilizzato come recipiente per bere.
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