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Si stanno moltiplicando e sono pericolose: la Sicilia dichiara guerra alle formiche di fuoco

Pronti a partire i primi interventi in provincia di Siracusa per limitarne la diffusione. Nel programma di contrasto coinvolti università di Catania e istituto zooprofilattico

Balarm
La redazione
  • 25 giugno 2025

Un esemplare di formica di fuoco

L'azione di contrasto alla proliferazione della "formica di fuoco” parte dalla provincia di Siracusa, zona dove più si è diffusa.

L’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, guidato da Giusi Savarino, ha infatti iniziato a distribuire il biocida “Advion Fire Ant Bait” necessario per limitare l'espansione dell’insetto scientificamente chiamato “Solenopsis invicta”.

La sostanza, autorizzata dal ministero della Salute per fronteggiare questa emergenza, vanta un profilo tossicologico ottimale, rendendolo la soluzione ideale per affrontare efficacemente l'infestazione in corso in alcune limitate aree del Siracusano.

I trattamenti proseguiranno in tutte le aree dove sarà confermata la presenza di Solenopsis invicta, con il duplice obiettivo di contenerne la diffusione nell'immediato e di procedere all'eradicazione completa di questa specie invasiva nel lungo termine.

«Abbiamo concordato e pianificato l’intervento con il ministero dell’Ambiente, con un dettagliato programma di misure che vede coinvolti anche l’università di Catania e l’istituto zooprofilattico siciliano – spiega l’assessore Savarino – e adesso si entra nella sua fase operativa».

Il programma è stato attuato con il coordinamento del Commissario straordinario per l'emergenza “Formica di fuoco”, Luca Ferlito.

«Il governo Schifani sta monitorando il fenomeno della formica di fuoco - aggiunge l'assessore - e lo sta affrontando con gli strumenti più idonei per garantire l’efficacia dell’operazione, nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema circostante».

Un gruppo di scienziati - di cui faceva parte anche il siciliano Enrico Schifani – un paio di anni fa aveva trovato diverse colonie di formiche di fuoco tra le campagne del siracusano. Ma dopo un allarme iniziale, di quella scoperta non si parlò più.

Un silenzio che, come abbiamo raccontato recentemente in un altro articolo, la Commissione europea decise di condannare con una procedura d’infrazione contro l'Italia, rea di non aver avvertito gli altri Stati membri dell’UE sull’avvistamento di queste pericolose formiche.

Note alla scienza per il loro morso urticante, le formiche di fuoco (originarie del Brasile) possono anche danneggiare le radici degli alberi e delle piante e sono attratte dall’elettricità, al punto da poter provocare involontariamente dei corti circuiti ad elettrodomestici, veicoli ed edifici.
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