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Un borgo immerso tra acque cristalline e palme: alla scoperta di Màcari, i Caraibi di Sicilia

Per i siciliani non è certo una scoperta la bellezza che custodisce questo piccolo golfo, portato al successo del grande pubblico grazie alla serie tv da cui prende il nome

Balarm
La redazione
  • 16 marzo 2021

Ha fatto il suo debutto in televisione lo scorso anno e torna anche quest'anno grazie alla seconda stagione della serie tv da cui prende il nome, il golfo di Màcari.

Per i siciliani non è certo una scoperta la bellezza che questo piccolo golfo custodisce nella ridotta insenatura naturale che si è formata lungo la costa nord-occidentale dell’Isola.

Questa è preceduta dal golfo di Bonagia e la riserva naturale orientata Monte Cofano; prosegue dopo San Vito lo Capo con la Riserva naturale orientata dello Zingaro e poi il Golfo di Castellammare.

Dal lato di monte Cofano vi è un'antica tonnara, quella di Cofano.

Sembra quasi un concentrato di natura paradisiaca questa costa che, per i suoi colori, per la particolarità della sabbia e degli scogli e, soprattutto, per la limpidezza delle acque, viene definita i “Caraibi siciliani”.

Nel piccolo borgo di Màcari, che si trova a pochi chilometri da San Vito lo Capo, tra le destinazioni più note della zona insieme a Scopello e alla Riserva dello Zingaro, si contano appena 450 abitanti.
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La sua posizione, poi, a pochi minuti dalla spiaggia di Baia Santa Margherita (dalla sabbia finissima) e dalle calette di ciottoli più belle della zona, completano un puzzle di bellezza incontaminata.

In qualunque momento dell’anno - perché in Sicilia non bisogna certo aspettare l’estate per godere dell’unicità delle sue meraviglie naturali - le acque della costa si presentano cristalline con mille striature di turchese e di verde smeraldo.

A coronare questo cielo capovolto una serie di palme che punteggiano la sabbia bianca e sottile; nei mesi più caldi, poi, soffia anche una leggera brezza che rinfresca dalla calura estiva.

Insomma non si può negare che sia un paradiso in terra Màcari.

E si capisce bene perché proprio questo golfo sia stato scelto come ambientazione della omonima serie Tv.

Ancora una volta accanto a storie avvincenti - l’ex giornalista Lamanna, protagonista dei gialli scritti da Gaetano Savatteri si candida a diventare tra i personaggi più amati dopo Montalbano - a fare da binomio vincente è la Sicilia con le sue meraviglie.

E se al momento la pandemia lascia poco spazio all’idea di una vacanza, vedere questi luoghi non può che far sognare.

Questo tratto di costa della Sicilia, infatti, è uno dei pochissimi rimasti incontaminati grazie alla presenza della Riserva naturale orientata dello Zingaro, prima riserva a essere stata istituita in Sicilia.

Il territorio ricade in parte nel Comune di San Vito lo Capo e in parte nel Comune di Castellammare e consiste in sette chilometri di costa (in circa 1.700 ettari di natura selvaggia) che si snoda in sette piccole spiagge tutte da scoprire.

Oltre al mare incantevole anche questo lato dell’Isola offre, va da sé, l’opportunità di godere delle bontà gastronomiche tipiche, e famosissime, come il pane cunzatu o la cassatella fritta di Castellammare.

Insomma per un motivo o per un altro il golfo di Màcari e il territorio tutto intorno sono una tappa da segnare per le prossime vacanze.

Come raggiungere Macari
Da Palermo prendere l'autostrada A29 Palermo-Trapani in direzione Trapani. Prendere lo svincolo per Castellammare e seguire le indicazioni per San Vito Lo Capo lungo la statale 187. Continuare lungo la SP16 in direzione di Via dell'Acqua Macari a Macari.

Da Trapani prendere via del Legno in direzione di Via Madonna di Fatima/SP20. Successivamente proseguire per 30 km la strada SP18 e SP16 in direzione di Via dell'Acqua Macari a San Vito lo capo. Infine svoltare a destra e prendere via dell'Acqua Macari.
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