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Un referendum tira l'altro: in Sicilia si tornerà al voto il 6 luglio, perché e dove

Al centro del quesito c'è il riordino dei confini tra Monreale e San Giuseppe Jato. La consultazione ora è ufficiale dopo una lunga battaglia dei residenti di 5 contrade

Luca La Mantia
Giornalista professionista
  • 9 giugno 2025

San Giuseppe Jato

Un'estate alle urne. Un altro referendum è dietro l'angolo, ma questa volta coinvolgerà appena 160 persone, residenti tra Monreale e San Giuseppe Jato.

Il quesito è legato proprio al territorio di appartenza e ha l'obiettivo di fare ordine sui confini tra i due comuni. Saranno chiamati al voto gli abitanti delle contrade monrealesi di Dammusi, Signora, Ginestra, Bommarito e Traversa. Le operazioni si svolgeranno domenica 6 luglio dalle 7 alle 22.

Con un avviso pubblicato il 5 giugno, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono ha indetto il referendum accogliendo così la richiesta dei membri del Comitato per il riordino dei confini, che da anni chiedono di staccarsi da Monreale perché più vicini a San Giuseppe Jato.

Il testo del quesito è il seguente: «Volete che le borgate corrispondenti al territorio dell’ex contrade di Dammusi, Signora, Bommarito, Ginestra e Traversa (fogli mappali nn. 67-73-74-75-83) per complessivi Ha 2.154,88 dell'intero territorio comunale ad oggi appartenenti al Comune di Monreale, si aggreghino secondo le indicazioni del progetto di nuova delimitazione territoriale al Comune di San Giuseppe Jato?».

La consultazione arriva al termine di un luingo iter e di una diatriba sulla quale, lo scorso marzo ha dovuto pronunciarsi anche il Cga, rigettando il ricorso del Comune di Monreale.

Il nodo da sciogliere riguardava gli aventi diritto a esprimere il proprio voto sul tema. Quasi quattro anni fa, infatti, un decreto dell’assessorato regionale delle Autonomie locali allargava la platea a tutti i residenti dei due comuni. Una decisione alla quale si appellò il comitato civico dei residenti, assistiti dagli avvocati Francesco Miceli e Luciano Romeo.

Si andrà dunque al voto, ma affinché il referendum sia considerato valido sarà necessario che l'affluenza alle urne sia di almeno la metà più uno dei residenti.
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