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A Palermo è la "stradina della morte": il degrado del vicolo della Pietà a Ballarò

È il "supermarket della droga" dove una dose spegne il futuro. Un corridoio invaso da montagne di spazzatura. Un’immagine che si ripete da anni, senza soluzioni durature

Anna Follari
Giornalista
  • 22 novembre 2025

Il vicolo della pietà a Ballarò

È il "supermarket della droga", lì dove una dose spegne lentamente il futuro. Il vicolo della Pietà a Palazzo Reale, nel quartiere Ballarò, è da tempo la zona di “ritrovo” di giovani e adulti. Lì spaccio, consumo di droga e rifiuti sono una costante e, nonostante le innumerevoli segnalazioni avvenute negli anni, quella "stradina della morte" versa ancora in uno stato di totale degrado.

La zona è diventata internazionale, «ne hanno parlato e documentato anche le televisioni francesi che si sono rivolte al comitato per poter fare un reportage poi mandato in onda in Francia» ci racconta Giovanni Moncada, presidente del comitato civico "Associazione comitati civici Palermo". La condizione sanitaria del vicolo, che congiunge via Francesco Paolo Tesauro e via Ballarò, è al collasso: rifiuti di ogni genere, materassi sfondati, cartoni e resti di bivacchi rendono il sito degradato, impraticabile e pericoloso.

«Le foto sono più eloquenti di qualsiasi parola – spiega Moncada – la via è spesso zona di passaggio di turisti. In nessun paese civile sarebbe tollerabile che un luogo così centrale, vicino a un sito Unesco (la Cattedrale, ndr), si trasformi in una discarica a cielo aperto e in un punto di ritrovo per consumare droga. Chiediamo urgentemente che si proceda con una radicale bonifica».

Un vero e proprio corridoio invaso da montagne di spazzatura accatastate ai lati. Un’immagine che si ripete da anni, con gli interventi che non hanno mai trovato una soluzione duratura: «Da anni segnaliamo le condizioni del sito agli organi competenti allegando fotografie – sottolinea il presidente – siamo davanti ad un disastro ecologico.

Una delle soluzioni potrebbe essere l’installazione di un impianto di videosorveglianza». Secondo i cittadini la presenza di un delimitatore stradale all’ingresso del vicolo favorirebbe la creazione di aree appartate in cui consumare droga e abbandonare rifiuti: «Quel blocco di cemento non avrebbe alcuna funzione viaria o di sicurezza – commentano dal comitato – probabilmente è stato collocato volutamente per impedire la visuale su un’area ormai utilizzata abitualmente da tossicodipendenti, spacciatori e prostitute. Va rimosso».

La posizione strategica del vicolo, a pochi metri dal mercato di Ballarò e nel cuore del centro storico, essendo una zona di passaggio di turisti, «dovrebbe essere valorizzata e protetta, non lasciata al degrado - sostiene Moncada -. Servono un intervento di bonifica urgente ed una soluzioni concrete. I turisti si trovano davanti ad uno spettacolo indecoroso, del tutto incompatibile con il valore storico e monumentale della zona». La prima circoscrizione, consapevole anch’essa della condizione in cui versa il vicolo, chiede all’associazione Comitati civici di Palermo un incontro per discutere i possibili interventi da mettere in campo: «Mi rendo disponibile ad invitarli in aula consiliare insieme ai responsabili della Rap e ai referenti dell’Asp affinché si possa affrontare la questione in modo diretto e individuare soluzioni concrete», sottolinea il vicepresidente Antonio Nicolao.
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