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A Sferracavallo torna la paura per locali e ristoranti: "Servono misure urgenti"

L'incendio alle 11 imbarcazioni e le intimidazioni ad alcuni esercenti fanno ripiombare la borgata in un clima di insicurezza. I cittadini chiedono "interventi immediati" di tutela

Balarm
La redazione
  • 24 novembre 2025

Lungomare di Sferracavallo

Torna la paura a Sferracavallo. La notte scorsa, tra domenica 23 e lunedì 24 novembre, un incendio ha distrutto 11 imbarcazioni custodite nel rimessaggio della Icon Marine Srl, nelle acque tra la borgata marinara di Palermo e Isola delle Femmine. Le tracce ritrovate dai vigili del fuoco, intervenuti per spegnere le fiamme, farebbero pensare a un incendio doloso.

Poche ore dopo, alcuni esercenti e ristoratori di via Torretta, nel cuore di Sferracavallo, hanno ritrovato bottiglie contenenti liquido infiammabile e un biglietto intimidatorio recante la scritta “5.000 euro”. Sull’accaduto sta indagando l'autorità giudiziaria. I due fatti potrebbero essere collegati.

«Si tratta di episodi di inaudita gravità, che gettano un’ombra pesante sulla sicurezza e sulla serenità di una comunità laboriosa come quella di Sferracavallo, da sempre simbolo di accoglienza, turismo e vita marinara. Di fronte a questi fatti non è più tollerabile il silenzio». Lo dicono i consiglieri M5s della VII circoscrizione (di cui fa parte la borgata marinara), Simone Aiello e Giovanni Galioto, e il consifliere comunale Antonio Randazzo.

«Una politica regionale e comunale incapace di affrontare i problemi reali dei cittadini - continuano - non può generare nulla di buono. Mentre a parole si parla di legalità, nei fatti si alimenta l’inerzia. E intanto, chi lavora onestamente diventa bersaglio di intimidazioni e ricatti. È necessario intervenire subito, con una strategia chiara, coordinata e condivisa, per bloccare sul nascere ogni recrudescenza mafiosa e restituire fiducia e sicurezza ai cittadini. La comunità di Sferracavallo deve reagire unita, senza paura e senza divisioni, difendendo i propri valori di legalità e convivenza civile».

«A tal proposito, in qualità di consiglieri del Movimento 5 Stelle, chiederemo un incontro urgente al prefetto di Palermo per un confronto operativo sulle misure di prevenzione e sicurezza da attuare a tutela della comunità di Sferracavallo e, più in generale, dell’intero territorio costiero occidentale di Palermo».

«L’ennesimo atto di intimidazione non può e non deve passare in sordina, e siamo certi che l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine sapranno assicurare alla giustizia gli autori - dicono Solidaria e SOS Impresa Sicilia -.Le nostre organizzazioni sono al loro fianco, e saranno al fianco, di quanti altri commercianti e imprenditori di Sferracavallo che vorranno ribellarsi alle richieste estorsive. Offriamo alle vittime di estorsione e usura – a titolo gratuito – assistenza legale e amministrativa per l’accesso ai benefici di legge, ricorrendone le condizioni».

Questi i recapiti a disposizione di tutti coloro che vorranno essere assistiti da Solidaria e SOS Impresa Sicilia: telefonare al numero 091 8875093, oppure inviare un'email a info@solidariaweb.org e sos.impresa.sicilia@gmail.com.

«Esprimo solidarietà e vicinanza ai titolari dei bar, ristoranti ed esercizi commerciali di Sferracavallo - dichiara il consigliere comunale Ottavio Zacco, presidente della commissione consiliare Attività produttive al Comune di Palermo -. Si tratta di un atto vile che colpisce non soltanto singoli imprenditori, ma l’intera comunità di Sferracavallo, borgata marinara che vive del lavoro quotidiano di tante famiglie, dell’accoglienza e di una tradizione commerciale che rappresenta un presidio civile e identitario della città. Episodi come questo tentano di insinuare paura e sfiducia, e mirano a indebolire il tessuto economico onesto che Palermo ha il dovere di tutelare.

La città, le istituzioni e le categorie produttive devono fare quadrato attorno a chi lavora con correttezza e coraggio. Occorre una interlocuzione utile con prefettura, questura, associazioni di categoria e realtà territoriali, per rafforzare le condizioni di sicurezza e di serenità necessarie allo svolgimento delle attività economiche in tutti i quartieri di Palermo. La città non può e non deve arretrare di fronte a nessuna forma di sopraffazione. La libertà d’impresa, specie nelle nostre borgate, coincide con la libertà stessa della comunità».

«Siamo molto preoccupati per questa escalation di intimidazioni contro i commercianti. Se la mafia incalza - afferma la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami - allora bisogna rispondere uniti e compatti per non lasciare solo nessuno, vanno tutelate le attività commerciali che sono il cuore di ogni quartiere della città e del nostro tessuto economico. Lo Stato deve far sentire forte la sua presenza, bisogna contrastare fortemente questa escalation, invitare tutti coloro che ricevono richieste e intimidazioni a denunciare e fare squadra contro la violenza e l’oppressione mafiosa, per il bene del futuro della nostra città».

«Siamo di fronte a fatti gravi e allarmanti - dice Mario Giambona, vicepresidente del gruppo del Pd all'Ars - A nome del gruppo Pd all’Assemblea Regionale Siciliana esprimo piena solidarietà ai commercianti e ai ristoratori coinvolti, che non devono sentirsi soli in questo momento così delicato - continua Giambona -. Al tempo stesso voglio manifestare la nostra vicinanza e il nostro sostegno alle forze dell’ordine, che stanno portando avanti le indagini con competenza e tempestività».

Giambona sottolinea che «di fronte a episodi così inquietanti, è indispensabile che istituzioni, cittadini e comunità locale rimangano uniti. Dobbiamo stringerci attorno a chi lavora ogni giorno per sostenere l’economia del territorio e riaffermare, con forza, i valori della legalità, della giustizia e della consapevolezza civica. Nessuno può permettersi di farci tornare indietro o di minare la serenità delle nostre comunità. La Sicilia deve continuare a camminare sulla strada della legalità, senza paura e senza cedere ad alcuna forma di condizionamento».
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