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Fede e devozione a Palermo: le celebrazioni religiose dedicate a Santa Rosalia

Palermo mantiene viva la devozione alla Santuzza, con una serie di celebrazioni liturgiche che culminano nella solenne processione delle reliquie

  • 11 luglio 2017

"Viva Palermo! Viva Santa Rusulia!". I palermitani anche quest'anno rinnovano la profonda devozione alla Santa Patrona in un mix di eventi che fondono sacro e profano e coinvolgono la città dal 9 al 15 luglio.

Il grande corteo del "Fistinu" con il grande Carro della Santuzza, che si svolge nella notte tra il 14 e il 15 luglio, è certamente uno dei momenti dei festeggiamenti tra i più conosciuti e partecipati, ma le giornate di festa sono caratterizzate da un ricco programma di celebrazioni liturgiche, che culmina con la solenne processione delle reliquie della Santa, il 15 luglio.

Il Festino trae origine dalla processione voluta dal cardinale Giannettino Doria il 9 giugno del 1625, quando venne a conoscenza dello straordinario racconto del saponaro Vincenzo Bonelli: giunto disperato in cima al Montepellegrino con l'intenzione di suicidarsi, gli apparve la bella Rosalia che lo condusse all'interno della grotta (sulla quale oggi si erge il Santuario) e gli rivelò che le ossa di recente ritrovate proprio sul monte erano le sue e che, una volta portate in processione tra le vie della città, avrebbero liberato Palermo dalla peste che la affligeva.
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La storia, tramandata di generazione in generazione, racconta che in quell'occasione, al passaggio delle ossa, tutti gli ammalati presenti guarirono, cessò il contagio e in appena un anno la peste scomparve del tutto.

Il programma religioso, limitato fino a pochi anni fa alle sacre liturgie in Cattedrale, negli ultimi anni si è arricchito di eventi, con occasioni e momenti di incontro tra la Santuzza e le comunità ecclesiali e sacre rappresentazioni della vita e del miracolo.

Durante la solenne processione del 15 luglio la preziosa vara d'argento contenente le reliquie di Rosalia attraversa le vie del centro storico di Palermo, dal Cassaro a piazza Marina, accompagnata da tutte le Confraternite della città, dagli ordini religiosi, dal clero, dalle autorità cittadine e dalla folla di fedeli e devoti.

Un momento di preghiera e ringraziamento, ma anche occasione per rivolgere alla Santuzza le proprie invocazioni, che culmina con i giochi di artificio che accompagnano il rientro delle reliquie in Cattedrale, tra le urla festanti dei devoti.
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