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Al Loggiato la personale di Piero Maniscalco

Trenta opere in ferro, juta, canapa e legno rievocano i viaggi di Piero Maniscalco e la sua vita da artista pendolare tra le montagne della valle dello Jato e la Russia

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 24 agosto 2010

Tre imponenti installazioni in ferro, 20 grandi tele in juta e canapa e 6 porte e pedane in legno, realizzate tra il ’97 e il 2010 in uno stile definito “post-transavanguardia”: è “Passaggio”, personale del palermitano Piero Maniscalco di stanza al Loggiato San Bartolomeo (corso Vittorio Emanuele 25, Palermo). Aperta fino a lunedì 6 settembre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, con ingresso libero, l’esposizione, organizzata nell'ambito de "La Provincia in festa" dalla Provincia Regionale di Palermo, rievoca i viaggi di Maniscalco e la sua vita da artista pendolare tra le montagne della valle dello Jato, dove è nato nel ’69, e la Russia, dove ha vissuto e sviluppato il proprio stile distintivo.

“Passaggio” come luogo dello spirito, spazio fluido dell’ispirazione che trasfigura la materia regalando agli oggetti più poveri una nuova dimensione. Trovano così posto nell’allestimento “Iron bottles” - monumentale barca con lo scafo a specchio realizzata nel 2004 per il parco archeologico di Monte Jato e qui “rivisitata”; il “Bucranio su piedistallo”, la testa del Minotauro che torna quasi ossessivamente nell’arte di Maniscalco e che in questa versione nasce dall’accostamento del prosaico ferro con un sontuoso rivestimento dorato; il “Carro di fieno”, anche questo in ferro, installazione di 3 metri per 1,5 realizzata per la mostra del Loggiato e ispirata a Hieronymus Bosch. Le opere su tessuto - dipinte con colori a tempera, smalti, olii, pastelli, carboncino – rievocano invece il format dei cartelloni pubblicitari, tra parodia del simbolo e critica della società dei consumi; ma anche concetti linguistici come la metafora, e temi letterari come la metamorfosi. Completano l’esposizione le porte e le pedane, vera e propria cifra dell’arte di Maniscalco, che comprendono la serie inedita di 4 pezzi intitolata “Cavallo pegaseo” e ispirata all’opera di Giordano Bruno.

Nato a San Giuseppe Jato nel 1969, Piero Maniscalco si è diplomato in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Firenze con il maestro Silvio Loffredo, e nel 2000 si è unito al gruppo di artisti “Eklettika”, nato da un’idea del critico Francesco Gallo. Vive tra San Pietroburgo, Mosca e la Sicilia, dove realizza di frequente interventi artistici. Per maggiori informazioni sull’esposizione consultare il sito www.provinciainfesta.it.

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