A Palermo resta un ricordo: che fine ha fatto la pista di pattinaggio a Villa Tasca
La pista in via Mulè per molti resta una ferita. Uno spazio pensato per i giovani e realizzato nei primi anni del 2000 che, col passare del tempo, non è stato più lo stesso
Pista di pattinaggio (foto di Balarm)
A Palermo era tappa fissa per chiunque frequentasse il quartiere Villa Tasca, ma anche per chi, quando era sul ghiaccio, aveva voglia di un'esperienza un po' più "natalizia" insieme ai propri amici: la pista di pattinaggio in via Mulè, purtroppo, per molti resta un ricordo. Uno spazio pensato per i giovani e realizzato nei primi anni del 2000 che, col passare del tempo, è stato abbandonato.
Spesso ci si chiede che fine abbia fatto: quella zona della città per diversi anni ha dato l'opportunità a giovani, adulti, bambini e famiglie di trascorrere delle giornate all'aria aperta, sia sui pattini come nel caso della pista di pattinaggio, ma anche distesi sul prato nel Parco Ninni Cassarà.
«La pista di pattinaggio in via Mulè è stata realizzata nei primi anni del 2000 quando Cammarata era sindaco - racconta a Balarm il presidente della IV Circoscrizione Giuseppe Di Vincenti -. Quando (la pista) era sul ghiaccio, è stata data in concessione dal Comune a un privato e per diversi anni è stato punto di ritrovo per i giovani. Nel corso del tempo ha subito atti vandalici, è stata abbandonata all'incuria e a marzo 2017, sotto input della circoscrizione, l'amministrazione comunale ha fatto risanare il manto che era otturato e danneggiato, quindi non sicuro.
Successivamente - continua Giuseppe Di Vincenti - il sindaco Roberto Lagalla nell'ottobre del 2023 ha redatto un documento di monitoraggio e censimento in cui si rivolgeva a tutte le circoscrizioni. Ho risposto con una nota in cui ho esplicitato che tra le problematiche da affrontare in città c'era anche la pista di pattinaggio nel cuore di Villa Tasca, come anche il Parco Ninni Cassarà, le strade e i marciapiedi dissestati da ripristinare».
All'interno del documento, tra gli impianti sportivi risulta che la pista di pattinaggio in via Mulè, nonostante sia custodita "non è fruibile in quanto la pavimentazione è fuori uso".
«Ovviamente fin quando non è tutto a norma non si può riaprire, ma quando si è insediato l'assessore allo Sport Alessandro Anello - prosegue Giuseppe Di Vincenti - ha effettuato un sopralluogo nel 2024 e ha chiesto a noi come Consiglio di redarre un atto deliberativo per la riqualificazione della pista. Il problema restano i finanziamenti, ma ci sono tante idee per il futuro.
Quando è stata progettata la pista di pattinaggio, nella concessione è prevista la destinazione d'uso di pista di pattinaggio che dovrebbe scadere entro il 2027. Noi come Circoscrizione abbiamo in mente di realizzare lì uno spazio sportivo polivalente. Avremmo intitolato questo posto a Giovanni Paolo II se solo fosse attivo. Abbiamo organizzato lì qualche piccolo evento, come la festa di Natale, oppure in occasione della benedizione delle Palme con Don Giuseppe, parroco della chiesa Maria Santissima Mediatrice».
Tra i progetti c'è sempre quello di realizzare uno spazio dedicato ai giovani e agli amanti dello sport, inserendo delle reti per pallavolo, pallamano, calcio e tanto altro per far rivivere la pista di pattinaggio.
Purtroppo resta una ferita, un po' come il tanto amato Parco che, oltre a collegare corso Pisani con via Ernesto Basile, era un punto di ritrovo per tutti: «Ci speriamo tutt'ora per il Parco Ninnì Cassarà che a causa di tracce di materiali nocivi è stato chiuso nell'aprile del 2014. Ricordiamo ancora i due anni di fila in cui abbiamo organizzato la Notte Bianca e tanto altro, era un posto bellissimo. Vogliamo invitare l'assessore in aula per discutere di quest'altra faccenda».
Infatti il Parco è stato diviso in tre zone per gestire il problema dell'amianto e dei rifiuti tossici nel sottosuolo: la zona "rossa" è quella più vicina al Cus, quella "gialla" o "cuscinetto" che è quella dell'anfiteatro e poi quella "verde" che invece è la zona verso corso Pisani.
Ad oggi, mentre la pista di via Mulè rimane chiusa e il Parco Ninni Cassarà attende ancora una soluzione definitiva, Villa Tasca continua a convivere con spazi che potrebbero tornare a essere centri vitali per il quartiere.
Le idee non mancano, così come la volontà da parte della Circoscrizione di restituire ai cittadini luoghi di incontro. Adesso la sfida è trasformare progetti in interventi concreti, affinché questi spazi abbiano finalmente una "seconda" possibilità.
Spesso ci si chiede che fine abbia fatto: quella zona della città per diversi anni ha dato l'opportunità a giovani, adulti, bambini e famiglie di trascorrere delle giornate all'aria aperta, sia sui pattini come nel caso della pista di pattinaggio, ma anche distesi sul prato nel Parco Ninni Cassarà.
«La pista di pattinaggio in via Mulè è stata realizzata nei primi anni del 2000 quando Cammarata era sindaco - racconta a Balarm il presidente della IV Circoscrizione Giuseppe Di Vincenti -. Quando (la pista) era sul ghiaccio, è stata data in concessione dal Comune a un privato e per diversi anni è stato punto di ritrovo per i giovani. Nel corso del tempo ha subito atti vandalici, è stata abbandonata all'incuria e a marzo 2017, sotto input della circoscrizione, l'amministrazione comunale ha fatto risanare il manto che era otturato e danneggiato, quindi non sicuro.
Successivamente - continua Giuseppe Di Vincenti - il sindaco Roberto Lagalla nell'ottobre del 2023 ha redatto un documento di monitoraggio e censimento in cui si rivolgeva a tutte le circoscrizioni. Ho risposto con una nota in cui ho esplicitato che tra le problematiche da affrontare in città c'era anche la pista di pattinaggio nel cuore di Villa Tasca, come anche il Parco Ninni Cassarà, le strade e i marciapiedi dissestati da ripristinare».
All'interno del documento, tra gli impianti sportivi risulta che la pista di pattinaggio in via Mulè, nonostante sia custodita "non è fruibile in quanto la pavimentazione è fuori uso".
«Ovviamente fin quando non è tutto a norma non si può riaprire, ma quando si è insediato l'assessore allo Sport Alessandro Anello - prosegue Giuseppe Di Vincenti - ha effettuato un sopralluogo nel 2024 e ha chiesto a noi come Consiglio di redarre un atto deliberativo per la riqualificazione della pista. Il problema restano i finanziamenti, ma ci sono tante idee per il futuro.
Quando è stata progettata la pista di pattinaggio, nella concessione è prevista la destinazione d'uso di pista di pattinaggio che dovrebbe scadere entro il 2027. Noi come Circoscrizione abbiamo in mente di realizzare lì uno spazio sportivo polivalente. Avremmo intitolato questo posto a Giovanni Paolo II se solo fosse attivo. Abbiamo organizzato lì qualche piccolo evento, come la festa di Natale, oppure in occasione della benedizione delle Palme con Don Giuseppe, parroco della chiesa Maria Santissima Mediatrice».
Tra i progetti c'è sempre quello di realizzare uno spazio dedicato ai giovani e agli amanti dello sport, inserendo delle reti per pallavolo, pallamano, calcio e tanto altro per far rivivere la pista di pattinaggio.
Purtroppo resta una ferita, un po' come il tanto amato Parco che, oltre a collegare corso Pisani con via Ernesto Basile, era un punto di ritrovo per tutti: «Ci speriamo tutt'ora per il Parco Ninnì Cassarà che a causa di tracce di materiali nocivi è stato chiuso nell'aprile del 2014. Ricordiamo ancora i due anni di fila in cui abbiamo organizzato la Notte Bianca e tanto altro, era un posto bellissimo. Vogliamo invitare l'assessore in aula per discutere di quest'altra faccenda».
Infatti il Parco è stato diviso in tre zone per gestire il problema dell'amianto e dei rifiuti tossici nel sottosuolo: la zona "rossa" è quella più vicina al Cus, quella "gialla" o "cuscinetto" che è quella dell'anfiteatro e poi quella "verde" che invece è la zona verso corso Pisani.
Ad oggi, mentre la pista di via Mulè rimane chiusa e il Parco Ninni Cassarà attende ancora una soluzione definitiva, Villa Tasca continua a convivere con spazi che potrebbero tornare a essere centri vitali per il quartiere.
Le idee non mancano, così come la volontà da parte della Circoscrizione di restituire ai cittadini luoghi di incontro. Adesso la sfida è trasformare progetti in interventi concreti, affinché questi spazi abbiano finalmente una "seconda" possibilità.
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