CRONACA
A Palermo una buca è per sempre: è un disastro da via Roma a Mondello, le foto
Strade colabrodo in tutta la città: lo testimoniano le foto delle "vostre" buche. Attivato un servizio di pronto intervento dove inviare le vostre segnalazioni
Un'emergenza che dura da troppi e forse, proprio per questo, non è neanche corretto chiamarla così dato che è diventata quasi la normalità.
Come avete segnalato voi lettori (inviando le vostre foto all'indirizzo di posta elettronica redazione@balarm.it), la situazione si replica in modo identico in tutta la città.
Si parte da via Roma, dove avete segnalato diverse buche: «Una buca presente in via Roma, più o meno all’altezza del civico 398 o poco più avanti (andando verso il Politeama)» segnala Matteo Cirrincione, che ci racconta anche una disavventura.
«Una sciagurata avventura di domenica sera - continua -. Stavo tornando a casa venendo da Via Messina Marine e ho scelto di passare dal centro, non l’avessi mai fatto… Stavo tranquillamente passando da Via Roma, rispettando il limite di velocità, e ho preso questa buca che mi è costata 130 euro. Ho bucato e mi sono ritrovato all’una di notte a cambiare una ruota in Via Dante (ero riuscito ad arrivare fino a lì)».
Strade e marciapiedi dissestati anche in zona Noce, in particolare tra via Intorcetta, via Razza, via Lancia di Brolo fino a via Tommaso Ballo, come testimonia Clara Cardella, che commenta: «Ormai Palermo sta sprofondando».
Ancora, avvallamenti e grossi solchi anche nelle strade di Mondello, come in viale Venere.
Strade colabrodo e buche che, col passare degli anni, sono diventate praticamente voragini. Un incubo per gli automobilisti e un vero e proprio pericolo per le moto ma anche (e soprattutto) per coloro che si muovono con biciclette e monopattini.
Proprio in virtù della diffusione di mezzi alternativi alle auto, più ecologici ma anche più leggeri, riparare le buche e mettere in sicurezza le strade della città è assolutamente necessario, anzi prioritario.
Un problema, peraltro, che va a gravare anche sulle casse del Comune: tantissime infatti sono le cause per le richieste di indennizzo. Sostanzialmente chi cade o subisce qualche danno a causa di una buca poi fa causa all'amministrazione chiedendo un risarcimento.
Come riporta il Giornale di Sicilia, si parla di 2mila richieste all'anno, praticamente una media di 5 al giorno. Mentre ci sarebbe un arrestrato di ben 452 sentenze di condanna che il Comune deve liquidare.
Insomma, numeri non proprio da sottovalutare.
Un servizio per le segnalazioni
Intanto, la polizia municipale informa che il Comune ha attivato presso il Servizio Manutenzione Straordinaria e urgente di Infrastrutture Stradali (servizio.manutenzionestrade@comune.palermo.it) il servizio di pronto intervento a cui è possibile trasmettere le relative segnalazioni che dovranno essere inviate allegando relative foto e precise indicazioni toponomastiche.
Il servizio è attivo il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 7.30 alle ore 14.00 e il mercoledì dalle ore 7.30 alle ore 18.00. Al di fuori dell'orario di servizio è possibile richiedere attraverso il Comando di Polizia Municipale l'intervento del tecnico reperibile, solo per situazioni di urgenza, mediante l'invio di una e-mail (comandopoliziamunicipale@comune.palermo.it), sempre allegando documentazione fotografica.
Interventi del Comune
Rifare le strade insomma è un'urgenza. Come vi abbiamo raccontato in un nostro articolo di approfondimento, il Comune ha inserito un piano di interventi nell'Accordo Quadro che stanzia 46 milioni per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi della città.
Il primo intervento a partire fu, a ottobre scorso, via Volturno, a cui seguirono via Imperatore Federico, via Villaermosa e via Wagner (sempre in pieno centro).
Sempre nello stesso piano rientrano i lavori di rifacimento dei marciapiedi in via Libertà (tuttora in corso) e quelli appena partiti (ieri, mercoledì 20 marzo) in viale Regione Siciliana per la sostituzione di guardrail e barriere di sicurezza.
«Da dove provengono i fondi, circa un milione di euro, che finora sono stati utilizzati per le riparazioni delle buche stradali? Perché finora è stato utilizzato il metodo dell’asfalto a freddo, che si è rivelato inefficace, invece di quello a caldo, che resiste meglio nella gestione dei pesi, una volta coperto il fosso, chi lo ha deciso e chi pagherà per questo madornale errore?». Lo chiede polemicamente il consigliere comunale della Lega ed ex assessore della giunta Lagalla, Sabrina Figuccia.
«Chi ha deciso quali fossero le strade dove effettuare i primi interventi del rifacimento dell’asfalto e perché i quartieri periferici non sono stati presi in considerazione? Sono questi alcuni dei quesiti che ho rivolto all’assessore Totò Orlando in un’interrogazione urgente presentata stamattina.
Inoltre, Palazzo delle Aquile ha attivato un accordo quadro di 46 milioni, fondi sui quali ho chiesto come verranno spesi, quali sono le ditte interessate, quali criteri e metodi sono stati utilizzati, come sono stati aggiudicati gli appalti e quali sono gli intoppi riscontrati. Speriamo che l’assessore Orlando risponda al più presto per fare chiarezza su una vicenda quanto meno complessa».
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